Odissea – Recensione in 5 Meeple

Ritorno a Itaca

Odissea - Recensione

Odissea recensione

Il gioco

Giocatori: 3-6
Età consigliata: 8+
Durata partita: 15-30 minuti
Lingua: Italiano
Prezzo: 19,90 €
Contenuto: 107 carte, 1 tabellone, 1 pedina Nave di Ulisse, 1 regolamento.

La mitologia greca ha sempre avuto il suo fascino: divinità e luoghi leggendari spesso hanno preso in giochi in scatola, ognuno con le sue sfaccettature e qualità. Tra grandi componimenti e tragedie, il poema e il mito più noto è senza ombra di dubbio quello legato a Ulisse (oppure Odisseo, per dirla alla greca). Prendendo spunto proprio da qui, ecco che Luca Feliciani, con le illustrazioni di Massimo Sardi, ha dato vita a Odissea, boardgame firmato Pendragon e che vi porterà a vivere l’epico ritorno a Itaca dell’eroe greco.

Odissea recensione

Cos’è

In Odissea ogni giocatore interpreta una divinità greca che segretamente sarà a favore o contraria a Ulisse e al suo ritorno a Itaca. Per raggiungere la madrepatria dopo la guerra di Troia, l’eroe greco dovrà superare 7 imprese, già raccontate da Omero e ora traferite su tavolo, letteralmente. Il ciclope Polifemo, l’Ade, le sirene, la maga Circe, Scilla e Cariddi e infine, ovviamente, i Proci, i pretendenti al trono di Itaca. In ognuna di queste imprese i giocatori interverranno per facilitare o impedire il successo di Ulisse aiutandolo e spronandolo attraverso le abilità di Forza, Oratoria, Astuzia, Carisma e Fortuna. Procediamo però con ordine analizziamo più da vicino lo svolgersi del viaggio del nostro eroe. Ogni giocatore prenderà casualmente una carta divinità che decreterà la sua posizione nella partita, se a favore o contrario a Ulisse. Dopo aver posizionato le carte imprese, a seconda del numero di giocatori in campo, saranno distribuite le carte abilità, che determineranno l’esito delle imprese. All’inizio di ogni turno il primo giocatore pescherà una carta Viaggio che determinerà quante e quali carte abilità verranno giocate coperte o scoperte. Per ogni impresa alcune abilità saranno a favore di Ulisse mentre altre, di conseguenza, avverse. Starà poi alle divinità (ai giocatori) scegliere quali carte giocare, in modo da ottenere la vittoria. Questa si misurerà con il superato delle imprese: 5 imprese superate per la vittoria degli déi a favore di Ulisse, 3 imprese fallite per consegnare la vittoria alle divinità che vogliono invece ostacolare l’eroe. Ma come si calcola il superamento o meno di un’impresa? Ogni carta avrà al centro un numero: questo indica il delta di vantaggio che le carte abilità devono ottenere una volta che tutti i giocatori hanno giocato le proprie carte. Eseguendo un esempio più concreto: la carta impresa delle Sirene riporta il numero 2. Le abilità a favore di Ulisse sono carisma, oratoria e forza mentre quelle avverse sono fortuna e astuzia. Affinché l’impresa venga superata da Ulisse il valore della somma delle prime tre carte abilità deve essere maggiore di almeno “2” rispetto al secondo gruppo. In caso contrario l’impresa sarà fallita. Allo stesso modo si procederà per le altre imprese di Ulisse fino a quando una delle fazioni non avrà raggiunto la vittoria.

Come Gira

Il gioco gira abbastanza bene e velocemente anche se il numero di giocatori può avere un peso diverso. Con solo 3 divinità in gioco è difficile nascondere la propria identità mentre con 6 giocatori in campo è più facile mischiare le carte e le proprie intenzioni, rendendo così più divertente e interessante la partita.

Ci piace perché

Odissea è un gioco affascinante che riporta in vita le imprese mitologiche di Ulisse. Il gioco è estremamente intuitivo e coinvolgente e se le divinità in campo sono molteplici sa essere anche divertente e stimolante. La durata non elevata delle partita permette a Odissea essere giocato senza troppo piano ogni qual volta si desideri un gioco non troppo impegnativo ma allo stesso tempo con la giusta dose di strategia. Una menzione di gradimento infine anche per le illustrazioni di Massimo Sardi, dal tono scherzoso ma nonostante questo assolutamente gradevoli.

Non ci piace perché

Piccola nota negativa sui materiali di gioco. Il tabellone, piegato nella confezione, fatica a restare piano sul tavolo. Peccato. La longevità, qualora il numero di giocatore dovesse essere esiguo, non è tra le migliori anche per la difficoltà, già evidenziata, di riuscire a nascondere al meglio la propria identità.


Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5293 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

Lascia un commento