L’angolo del lettore – La tigre della notte

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L'angolo del lettore - L'Ultimo giorno di Hitler

Oggi ho deciso di parlarvi di un fantasy che mi ha catturato e trasportato in Malesia negli anni ’30, La tigre della notte, di Yangsze Choo, edito in Italia da HarperCollins.

La protagonista, Jin Lin, è una giovane donna costretta a rinunciare al sogno di studiare e diventare medico, che si ritrova a lavorare come sarta, facendo qualche soldo extra in una sala da ballo per aiutare la madre a ripagare i debiti contratti a mahjong.

Shin, il suo fratellastro, è invece potuto partire per Singapore, con una borsa di studio in medicina. Presto tornerà per l’estate e i due potranno rivedersi. Ren, invece, affronta la morte del suo padrone che, sempre più delirante, prima di spirare gli chiede un favore. Il ragazzo dovrà recuperare il dito che gli fu amputato, così che possa essere seppellito con lui e la sua anima possa trovare pace. Nel mentre si iniziano a delineare i confini di un mistero intrigante; delle donne vengono inspiegabilmente uccise, mentre le tigri si avvicinano sempre più ai villaggi. Sarà colpa delle tigri che prendono sembianze umane, mescolandosi agli uomini per poi cibarsene?

E quale sarà la connessione tra i personaggi? Con un tocco di comicità, Yangsze Choo alterna la prospettiva di Jin Lin e Ren, ricreando un’immagine altamente suggestiva di un mondo esotico e magico. Con scene che mostrano l’architettura, la moda e i piatti tipici del tempo, il lettore si ritroverà immerso nei villaggi nominati, incollato alle pagine.

Sullo sfondo scopriamo poi una Malesia di inizio Novecento, in cui le contraddizioni e le ingiustizie coloniali sono ben evidenti, così come la difficile situazione delle donne.

Mescolando folklore con scene di mistero degne di un giallo, Yangsze Choo crea un labirinto narrativo avvincente, che cattura il lettore pagina dopo pagina.

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Qualche scena onirica dà un tocco leggermente inquietante e non manca un elemento romantico che, pur non diventando mai centrale, intrattiene e alleggerisce la tensione. La storia d’amore, infatti, è ben sviluppata e strappa un sorriso più di una volta. Non mancano tuttavia i momenti di tensione e dramma, che tengono il lettore col fiato sospeso. I personaggi poi sono ben delineati e sarà impossibile non affezionarsi alle loro sorti.

La doppia prospettiva porta con sé un cambio di linguaggio, che aiuta a mantenere il ritmo vivace e serrato, senza creare mai momenti di stallo o noia. Le scene di azione si susseguono veloci, come inquadrature di un film. I momenti più riflessivi, invece, sono quasi tutti ambientati nella terra “dei sogni” e hanno un tono misterioso e affascinante.

La protagonista inoltre affronterà un vero e proprio percorso di crescita; ambiziosa e risoluta, si troverà a dover prendere in mano il proprio destino, affrontando sfide, paure e insicurezze passate, in un vero e proprio coming of age.

La tigre della notte, dunque, si profila come un piacevole fantasy con elementi storici, esotici e di mistero. Appassionerà sicuramente i fan della mitologia orientale, che potranno apprezzarne il lato folkloristico. Non disdegnerà neppure, però, gli appassionati di romantasy, in special modo quelli che preferiscono storie all’insegna della comicità, degli equivoci e della dolcezza.

Una lettura decisamene consigliata, anche per chi vuole scoprire il mondo dei fantasy con ambientazione orientale.

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