L’angolo del lettore – Le Portatrici

Nuovo appuntamento

L'angolo del lettore - Lud nella nebbia

Le portatrici, di Jessica Schiefauer, edito Fandango


Penisola scandinava, sono ormai passati cento anni dall’iniziale diffusione del Morbo. A trasmetterlo sono stati gli uomini, ora chiamati diffusori. Le donne sono invece conosciute come portatrici. In attesa di trovare una cura, è stato deciso il confinamento in quarantena dei diffusori, applicando una severa separazione dalle portatrici onde evitare contagi.

Nikki è una portatrice e vive con la compagna Simone in un’abitazione che sintetizza l’armonia con l’ecosistema. Le due vivono, infatti, in quella che all’apparenza è un’utopia eco-femminista. Alimentazione vegana, lavoro abolito a favore di compiti che danno diritto a buoni-vita, abitazioni eco-friendly.

Dato che Simone non riesce a diventare feconda, Nikki decide di percorrere una strada tortuosa; farebbe di tutto per la donna amata, anche portare un diffusore. Sarà proprio questa decisione a far incrinare il velo di apparente tranquillità che avvolge la sua vita. Le cose stanno davvero come sembrano?

Non immedesimarsi è impossibile, così come è impossibile non interessarsi alle sorti dei personaggi.

Ulteriore confusione e domande arriveranno con la comparsa di Neon, uno xerxes, ovvero una sorella isolata per le sue sembianze da diffusore. Ma è davvero un mostro come dicono i più? Ed è poi così diversə? Che cosa si cela dietro i suoi occhi grigi?

Nikki sarà costretta a rivedere le sue convinzioni più solide e i suoi ideali. L’efficacia della divisione binaria della società è messa in discussione e si deteriora sempre più, facendo emergere la meschinità e le ingiustizie che si abbattono sulle minoranze. Sarà evidente la pericolosità dell’isolamento senza comunicazione: quanti falsi miti possono nascere se non si dà voce alle minoranze? E quali condizioni sono per questo costrette a sopportare?

Ma non è solo Neon a cambiare la vita di Nikki. Disaccordo, scioperi e menzogne: Nikki sarà messa di fronte all’ipocrisia delle sorelle con cui ha vissuto fino ad allora. L’utopia diventa presto un incubo che toglie respiro e opprime – è davvero libera come crede o è stata illusa di esserlo?

Nel suo viaggio dovrà imparare che non tutto è come sembra e che forse ci sono nuovi modi di vedere e vivere-modi che ancora non conosce ma, forse, potrà scoprire nel suo turbolento viaggio da portatrice.

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Sono felicissima che Fandango mi abbia dato la possibilità di leggere questo romanzo. Da amante della fantascienza distopica a tema femminista l’ho divorato, finendolo in meno di due giorni. Non riuscivo semplicemente a staccarmi dalle pagine: lo stile è semplice, frasi brevi con un ritmo che cattura. Man mano che Nikki percorre il suo viaggio, la scrittura prende una sfumatura tetra e oppressiva, facendo rivivere le sensazioni della protagonista; è come se, anche a noi lettori, mancasse l’aria e servisse una via di fuga. Non immedesimarsi è impossibile, così come è impossibile non interessarsi alle sorti dei personaggi. Io, in particolare, mi sono affezionata a Neon. Dopo un’iniziale antipatia, ho fortemente empatizzato con il suo personaggio e ne ho apprezzato la profondità.

Ho gradito molto anche il world-building, maisrapa, kondo, velotaxi: durante la lettura mi sono immaginata abitazioni, cibi e oggetti dal sapore futuristico ed esotico.

Parlando del libro con una mia conoscenza mi è stato detto che di libri su questi temi è pieno; non lo so, forse è vero. Ma so che Le portatrici merita di essere letto: non è assolutamente banale, non cade in clichè e la scrittura è fresca. La narrazione non è mai pedante o didascalica e lascia molti spunti di riflessione, trascinando il lettore pagina dopo pagina.

Per me Le portratrici è dunque un libro che si distingue e sa decisamente come catturare. La storia di Nikki è infatti un forte grido alla libertà di scelta e all’autodeterminazione. Se vi piace la fantascienza femminista asiatica, poi, questo titolo è proprio per voi: un’intrigante storia che ricorda la sci-fi orientale con un gusto e un’ambientazione tutte europee.

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