
La casa editrice Alcatraz annuncia l’uscita del romanzo Il morto presunto di Piera Rampino. Un crudo romanzo familiare che esplora le dinamiche di incomunicabilità, il peso del risentimento e le ombre psicologiche che gravano sui legami più intimi.

Il morto presunto
Cosimo Praticò ha una vita normale. Ha una moglie, un figlio, una figlia, e un impiego a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione. È un normale lunedì di lavoro quando scopre che la sua data di morte è stata inserita nel database che consulta abitualmente, e che l’evento si sarebbe verificato di lì a quattro giorni, venerdì. Convinto si tratti di una svista temporanea, non fa nulla per correggere l’errore. Ma l’amministrazione non commette errori, e di lì a pochi giorni si troverà impegnato in una lotta contro il suo stesso datore di lavoro, arrivando alla scelta estrema di intentare una causa legale per dimostrare di essere ancora in vita. Intanto in casa la situazione precipita: suo fratello Ettore abbandona la moglie e si trasferisce in casa di Cosimo. La moglie Franca segue i grotteschi consigli del medico di famiglia e lo allontana dalla stanza matrimoniale. Il figlio Antonio e la figlia Giulia gli risultano sempre più lontani e alieni. L’amministrazione avvia il procedimento per pagare la reversibilità della pensione a Franca. L’assicurazione sulla vita contratta pochi giorni prima della presunta morte si rifiuta di pagare la somma a Franca, beneficiaria. In questo romanzo familiare, Rampino usa l’assurdo per raccontare una cacciata dal paradiso, ma lascia sempre un interrogativo al lettore: paradiso per chi? Ognuno dei suoi protagonisti ha un’idea diversa di quale sia il paradiso da ricercare, quale sia la felicità che ne deriva, e cosa è disposto a fare per ottenerla.
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