
Riuscite mai a spiegare i vostri sogni? Ci pensa Yan Cong a spiegarvi come non farlo. Buon viaggio!




Il sogno dell’Elefante – La nostra recensione
Gli autori orientali hanno una grande capacità di saper narrare, scalvando i confini spazio – temporali. Situazioni oniriche, personaggi mitologici o comunque poco reali, ambientazioni psichedeliche, rappresentazione degli impulsi più animaleschi ed immediati.
Se a questi elementi aggiungete una spruzzata di cultura pop, dei personaggi antropomorfi dal tratto molto cartoonesco alla Cuphead ed ecco Il Sogno dell’Elefante di Yan Cong.
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L’autore cinese, come ogni buon Millennial Nerd, sembra aver fatto una grande indigestione di videogames, fumetti underground (Robert Crumb su tutti) e cinema, dal compianto David Lynch ad Alejandro Jodorowsky.
Come i tre grandi maestri occidentali sopra nominati, anche Chang riempie le sue narrazioni di ironia. E nelle quattro storie da leggere tutte di filato è un attimo passare dal campo da calcio, a giocare con le banane insieme a ragazze sexy come le attrici dei film di Russ Meyer, senza però dimenticarci di fare l’iniezione al gatto e passare l’esame con il professore, prima però di mangiare dieci kebab.Tutto chiaro, no? Buona lettura.
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Summary
Il Sogno dell’Elefante è un fumetto folle, divertente, non per tutti, che non propone nessuna vicenda, ma viaggia nell’inconscio, in un flusso di pensieri, percezioni e pulsioni scorrono senza regole. Consigliatissimo ai lettori più curiosi, che amano la lettura più anticonvenzionale.
- Trama8/108/10
- Personaggi8/108/10
- Stile9/109/10
- Prezzo9/109/10
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