Saint Seiya Time Odyssey – Recensione

il ritorno dei Cavalieri

Saint Seiya Time Odyssey - Recensione

I fan dei Cavalieri dello Zodiaco possono finalmente leggere – grazie a Star Comics – la versione francese (ma non è un remake!) dei personaggi di Masami Kurumada, supervisore dell’opera egregiamente disegnata da Jerome Alaquié e sceneggiata da Arnaud Dollen.

Saint Seiya Time Odyssey – La nostra recensione

I più attenti se ne saranno già accorti a Lucca Comics & Games: oltre alla Zerocalcare Variant con il suo ricco cofanetto, un’altra pregiatissima iniziativa editoriale con protagonisti i Saint è pronta a invadere gli scaffali delle librerie nerd.
Si tratta di Time Odyssey, storia in cinque volumi (qui vi presentiamo il primo) prodotta in Francia. Il volume, come nella migliore tradizione franco – belga delle bandes dessinées, è di grande formato  (28 x 21 cm) e il design dei cavalieri è fedele al manga originale, con qualche strizzatina d’occhio all’anime di Shingo Araki (quello che abbiamo visto tutti negli anni 90, insomma).

Il volume riprende le vicende dei Saint al termine dello scontro contro i Silver Cloth e il ritorno in vita di Ikki, il Saint di Phoenix pronto a schierarsi con i Bronze per la difesa di Athena.
Sulle tracce di Ikki ci sono gli Aura, i cavalieri del Dio Chronos, che hanno il compito di uccidere Phoenix; il ragazzo è infatti destinato a diventare la reincarnazione di Hades, colui destinato a portare il buio sulla Terra e sull’Olimpo.

Trattandosi del primo episodio, risulta difficile dare un giudizio esaustivo sulla trama, ma va sottolineato come la lettura sia già coinvolgente e intrigante fin dalle prime pagine; i disegni di Alaquié sono da gustare nel minimo dettaglio. La sensazione è di avere tra le mani un progetto di spessore, non solo di marketing.


Informazioni su Mauro Orsi 136 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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