Fishing – Recensione

A pesca nell'oceano

Fishing - Recensione

In Fishing, Friedemann Friese ci invita a immergerci — è il caso di dirlo — in un’esperienza ludica che riprende la dinamica della pesca sportiva ma la traspone in un curioso ibrido tra gioco di prese e deckbuilding. Ambientato in un mondo marino essenziale e stilizzato, il gioco ci mette nei panni di pescatori intenti a gettare le reti in cerca del bottino più ricco, con la consapevolezza che ogni pesce (o carta) catturato oggi influenzerà le nostre possibilità nella successiva battuta di pesca.

SCHEDA FISHING

Contenuto
  • 114 carte
  • 5 schede riassuntive
  • 1 regolamento

Fishing – La nostra recensione

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In Fishing (ringraziamo Giochi Uniti per la copia review, ndr) non c’è narrazione, non ci sono personaggi, eppure l’idea di “gettare la rete” ogni turno e raccogliere quanto basta per affrontare la prossima mano riesce a trasmettere, a suo modo, un senso di continuità e progressione che richiama l’attività della pesca. Merito anche delle illustrazioni sobrie ma riconoscibili firmate da Maren Rache, capaci di dare una chiara identità visiva alle carte senza sovraccaricare il tavolo.

Il cuore del gioco è una fusione ben calibrata tra due meccaniche: il gioco di prese (alla base di classici come Briscola o Hearts) e il deckbuilding, qui rivisitato in modo molto originale. La struttura è semplice da apprendere ma nasconde una notevole profondità: si gioca in otto round, ciascuno dei quali consiste in una normale sequenza di prese. Ma la vera trovata geniale è che le carte che vinci oggi formeranno la tua mano per il round successivo. E se non ne hai abbastanza, dovrai “pescare” dall’Oceano — ovvero un mazzo di carte speciali che arricchiscono il gameplay con poteri unici, jolly e carte di valore elevato.

Fishing è un titolo intelligente, originale e sorprendentemente profondo, che riesce a innovare due generi ben noti al pubblico ludico

Il primo round è completamente tradizionale: si segue il seme, non c’è briscola e chi gioca la carta più alta vince la presa. Dal secondo round in poi, le cose si complicano: viene introdotto un seme dominante che funge da briscola, e alcune carte — come il tonno jolly, le boe o le carte “zero” — iniziano a manifestare i loro effetti speciali. Questo cambiamento graduale nel regolamento rappresenta un elegante modo per introdurre la complessità senza sopraffare i giocatori nelle prime fasi.

La bellezza di Fishing sta proprio nella gestione del proprio mazzo: decidere quante prese cercare di vincere diventa una scelta strategica, perché più carte si ottengono, più punti si accumulano, ma si rischia anche di costruire una mano sbilanciata o inefficace per i round successivi. Al contrario, perdere volontariamente alcune prese può garantire l’accesso a carte più potenti e versatili provenienti dall’Oceano. Si innesca così un interessante sistema di bilanciamento: chi è in testa tende ad accumulare carte deboli e ripetitive, mentre chi è indietro ha l’opportunità di potenziare il proprio mazzo e colmare il divario.

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Le partite durano circa 45 minuti e si adattano bene sia a sessioni rilassate tra amici sia a sfide più ragionate tra giocatori esperti. È importante sottolineare che, nonostante la presenza di effetti speciali e jolly, il gioco non scivola mai nel caos: la fortuna incide, ma viene mitigata dalla capacità di pianificazione e da un sistema di progressione ben strutturato.

In conclusione, Fishing è un titolo intelligente, originale e sorprendentemente profondo, che riesce a innovare due generi ben noti al pubblico ludico. La sua capacità di alternare momenti tattici a decisioni strategiche lo rende adatto a un ampio pubblico: dai giocatori occasionali in cerca di qualcosa di fresco e coinvolgente, agli appassionati più smaliziati che vogliono esplorare una nuova declinazione del trick-taking.

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Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 6837 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
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