
Nel tranquillo vicinato di La Via delle Spie, dove aiuole curate e steccati bianchi sembrano raccontare solo storie di serenità suburbana, quella tipica dei film americani, si nasconde una verità ben più scivolosa: ex-agenti segreti in pensione sono pronti a tutto per dimostrare la loro superiorità. Ed è proprio in questo contrasto tra l’apparente placidità del quartiere e la tensione nascosta del bluff spionistico che nasce il fascino del gioco ideato da Christian e Laura Kudahl, portato in Italia da Pendragon Game Studio.


Contenuto
- 38 carte agente
- 15 carte mercato nero
- 1 tabellone fronte-retro
- 2 carte aiuto
- 2 pedine
- 1 regolamento
La Via delle Spie – La nostra recensione
L’ambientazione è leggera, quasi parodica, ma funzionale e ben tematizzata che ai più potrà ricordare Zootropolis. Gli elementi grafici – illustrazioni colorate, stile fumettoso e componenti ben curati – sono perfettamente in linea con lo spirito del gioco: un’atmosfera brillante che cela meccaniche sorprendenti. Il cuore di La Via delle Spie è una struttura di gioco tanto semplice da spiegare quanto ricca di profondità strategica. Ogni round, il giocatore attivo gioca due carte: una visibile, l’altra coperta. Il suo avversario deve scegliere una delle due carte, lasciando la restante a chi l’ha proposta. Questo semplice atto di “divisione” innesca un brillante gioco di specchi: hai davvero messo la carta più forte scoperta? O stai tentando di distrarmi mentre nascondi quella più utile? Ed è qui che il gioco prende vita.
Le carte rappresentano le diverse tipologie di agenti, che se accumulate nel corso dei turni per tipologia possono permettere di creare delle combo e quindi spostare con maggiore efficacia la propria pedina. L’obiettivo infatti è estremamente semplice: riuscire a raggiungere la pedina del nostro avversario, muovendosi lungo il quartiere. La partita diventa quindi un equilibrio costante tra bluff, calcolo delle probabilità, conoscenza dell’avversario (quanto lo conoscete davvero?) e gestione del rischio. Per riuscire ad avere la meglio si può anche fare affidamento sugli agenti: reclutare tre carte Crittografa garantisce la vittoria mentre reclutare tre carte Spavaldo comporta la sconfitta immediata.
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Una volta presa dimestichezza con le dinamiche, una partita può veramente bastare, il consiglio è quello di cimentarvi con la modalità avanzata – Mercato Nero – che introduce 15 carte speciali. Queste carte aggiungono abilità uniche da attivare istantaneamente o da rendere valide per tutta la partita, comprese nuove condizioni di vittoria da aggiungere a quelle già standard.
La Via delle Spie è un gioco che riesce perfettamente nel difficile compito di combinare immediatezza e profondità. Le partite durano circa 10-20 minuti e la rigiocabilità è veramente alta, garantito. Non si tratta solo di collezionare carte: si gioca sugli sguardi, sul timing, sul leggere le intenzioni degli altri giocatori e forzare errori altrui con le proprie mosse apparentemente innocue.
È un titolo ideale per chi ama giochi in cui il controllo diretto è limitato, ma la psicologia domina. Nonostante la semplicità delle regole, non si tratta di un filler banale: la curva di apprendimento per giocare “bene” è più alta di quanto ci si aspetti. Rende sicuramente meglio in 2 giocatori mentre la modalità a squadre, con 3 o 4 giocatori, sembra zoppicare un po’, perdendo tutto quel mordente che solitamente è garantito.
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Summary
La Via delle Spie è un piccolo gioiello del bluff e della deduzione. Un gioco elegante, rapido e profondo che saprà regalare molte soddisfazioni tanto agli appassionati quanto ai giocatori occasionali. E con il Mercato Nero sul tavolo, non ci si annoia mai.
- Giocabilità8.4/108.4/10
- Rigiocabilità8.5/108.5/10
- Qualità dei materiali8/108/10
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