
Ah, la politica locale! Quel delicato equilibrio tra ambizione e consenso. In Link City, edito da Gateongames (che ringraziamo per la copia review, ndr) e ideato da Emilien Alquier, vestiamo a turno i panni di un Sindaco con un obiettivo semplice, eppure incredibilmente complesso: espandere la nostra metropoli con nuove, bizzarre e talvolta persino discutibili strutture. Non stiamo parlando della solita pianificazione urbana fatta di asfalto e burocrazia ma di un’avventura collettiva, round dopo round, per plasmare una città che sia non solo efficiente ma anche unica. Immaginate di dover decidere se un nuovo Furgoncino dei Gelati si adatti meglio vicino alla Scuola o al Bunker, e di dover comunicare questa visione al Consiglio (gli altri giocatori) con il solo linguaggio del buon senso urbano.




Contenuto
- 1 regolamento
- 1 tessera Municipio
- 8 tessere Cantiere
- 6 tessere Bonus
- 1 schermo Municipio
- 4 coni Costruzione
- 57 tessere Luogo (Fronte Retro)
Link City – La nostra recensione
L’ambientazione si fonde subito con la cooperazione: siamo tutti sulla stessa barca, o meglio, nello stesso ufficio comunale. Il successo di Link City non dipende dal singolo ego ma dalla nostra capacità di entrare nella testa del Sindaco di turno. Ogni round è un mandato, un banco di prova in cui il leader deve comunicare implicitamente e i cittadini devono interpretare esplicitamente. Il risultato finale sarà una mappa urbana patchwork, viva e misurata in una delle metriche più adorabili del panorama ludico: gli Alberi. Sì, ogni connessione laterale tra due tessere Luogo completa un albero, il simbolo della nostra prosperità e, soprattutto, dei nostri Punti Vittoria.
Questa è la vera forza del gioco: crea storie, aneddoti e soprattutto quel senso di appartenenza che solo la cooperazione può dare.
Link City si svolge in sei round e ruota attorno a un nucleo meccanico di deduzione cooperativa e piazzamento tessere che, pur essendo semplice, offre spunti di tensione notevoli.
All’inizio di ogni turno, si forma una sorte di triade di potere: c’è naturalmente il sindaco che prende il comando e, nascosto dal suo schermo, pesca tre nuove tessere Luogo e le associa in segreto a tre tessere Cantiere colorate (blu, giallo, arancione); c’è il Vicesindaco che piazza tre Coni Costruzione (nei colori blu, giallo, arancione) in tre posizioni diverse e ortogonalmente adiacenti ai luoghi già esistenti sulla mappa (al turno successivo indosserà la fascia tricolore) e infine ci sono gli Architetti (tutti gli altri), di fatto il Consiglio che deve interpretare il volere del Sindaco.
Il momento clou del round è la fase di deduzione. Il Sindaco, in silenzio, abbina ciascuno dei tre nuovi luoghi a uno dei tre coni in gioco. La sua unica arma per comunicare è la logica contestuale delle tessere già presenti. Se un cono è posizionato tra la Scuola e la Piscina, il Sindaco, volendo piazzare il Furgoncino dei Gelati (un luogo che per esempio si associa a Svago/Bambini/Acqua, ndr), metterà la sua tessera Cantiere blu accanto al Furgoncino dei Gelati.
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A questo punto, gli Architetti prendono le tessere Cantiere corrispondenti e devono discutere per capire le intenzioni del Sindaco. Dovranno piazzare il cono del colore corretto accanto al Luogo che credono che il Sindaco abbia scelto. Tutti gli Architetti devono accordarsi, e se non ci riescono, è il Vicesindaco ad avere il voto decisivo. Fatto questo si passa alla fase di rivelazione
Se le tessere cantiere del Sindaco e quelle degli Architetti ai due lati di un Luogo corrispondono, il cono viene sostituito da quel Luogo, e la tessera viene posizionata ortogonalmente. È in questo momento di trionfo che si completano gli Alberi (Punti Vittoria). Se si ottiene un punteggio perfetto (tutte e tre le tessere piazzate correttamente), si sblocca una Tessera Bonus che aggiunge Alberi extra, o addirittura il Cono Bianco, aumentando la sfida a quattro luoghi e quattro coni dal round successivo. Se invece l’abbinamento è sbagliato, il nuovo Luogo viene comunque piazzato, ma con una penalità severa: deve essere attaccato solo diagonalmente a un Luogo esistente. Il Luogo entra in città, ma in modo caotico e senza completare alcun Albero.
La meccanica di Link City si rivela quindi un elegante ibrido tra un gioco di associazione di idee (come un Dixit o un Mysterium ma con la logica urbana) e un puzzle spaziale (il piazzamento tessere à la Carcassonne).
Link City è un gioco che merita di essere sulla mensola di ogni appassionato di cooperativi. La sua durata contenuta (circa 30 minuti) e la scalabilità (2-6 giocatori) lo rendono un filler profondo o un ottimo apripista per una serata ludica.
Quello che ci ha convinto di più è l’interazione costante e la meccanica della comunicazione implicita. Ogni successo non è solo un punto guadagnato, ma la sensazione galvanizzante di aver capito il tuo amico pur non potendo parlare. Al contrario, ogni fallimento, ogni Stadio piazzato diagonalmente accanto a un Taverna Medievale senza creare alberi, genera risate amare e un’immediata voglia di rivalsa nel round successivo. Questa è la vera forza del gioco: crea storie, aneddoti e soprattutto quel senso di appartenenza che solo la cooperazione può dare.
La progressione attraverso i Tessera Bonus e lo sblocco del Cono Bianco non sono semplici aggiunte ma veri e propri acceleratori di difficoltà e punti. La posta in gioco aumenta man mano che la città si espande, e la necessità di trovare un accordo su un numero crescente di Luoghi rende gli ultimi round tesi e appaganti.
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Summary
Link City non è solo un gioco sul piazzare tessere; è un eccellente esercizio di empatia ludica e visione condivisa. Un titolo vivamente consigliato a chiunque cerchi un cooperativo snello ma con sostanza, che trasformi la pianificazione urbana in una deliziosa e caotica caccia all'intenzione. A voi costruire la città più bella che vi faccia dire wow!
- Giocabilità8.5/108.5/10
- Scalabilità8.5/108.5/10
- Rigiocabilità7.8/107.8/10
- Qualità dei materiali8/108/10

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