Tokyo Highway: Rainbow City – Recensione

Trova la tua strada

Tokyo Highway: Rainbow City - Recensione

Nel cuore immaginario di una Tokyo moderna e stilizzata, Tokyo Highway: Rainbow City ci trasporta in una sfida urbanistica tridimensionale che fonde architettura, precisione e una buona dose di creatività, il tutto con una squintalata di sangue freddo. L’ambientazione, seppur astratta, evoca con successo l’atmosfera di una città futuristica in continua espansione, in cui ogni giocatore interpreta un ingegnere visionario incaricato di costruire una rete sopraelevata di strade per collegare i punti nevralgici del traffico cittadino. Siete pronti a trovare la vostra strada?

SCHEDA TOKYO HIGHWAY

Contenuto

  • 1 Regolamento
  • 36 Strade
  • 88 Pilastri grigi
  • 8 Pilastri gialli
  • 40 Veicoli (10 tipi x 4 colori)
  • 1 Pinzetta
  • 3 Edifici e 1 Torre
  • 8 Aree
  • 1 Schermo delle Missioni

Tokyo Highway – La nostra recensione

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Con Rainbow City, nuova edizione del celebre Tokyo Highway, si aggiunge un ulteriore livello di profondità e varietà grazie ai nuovi componenti, che ampliano il ventaglio delle possibilità strategiche, conferendo al titolo un’identità visiva ancora più marcata. Ma procediamo con ordine.

Nel gioco da tavolo di Tambù Games (che ringraziamo per la disponibilità, ndr), ogni giocatore parte con una dotazione limitata di piloni (cilindri in legno), segmenti di strada e piccole auto colorate. L’obiettivo principale è quello di costruire la propria rete stradale tridimensionale sul tavolo, rispettando vincoli rigidi ma ben congegnati: ogni nuova strada deve obbligatoriamente salire o scendere rispetto alla precedente, non può mai toccare altri elementi strutturali; il tutto naturalmente deve mantenere una certa distanza per garantire stabilità e visibilità. Questo a livello pratico si traduce in una sorta di shangai (o sciangai se preferite) al contrario, dove anziché togliere bacchette senza toccare le altre qui si vanno ad aggiungere, creando reticoli sempre più complessi. Qualora doveste far cadere componenti di altri giocatori, sarete costretti a pagare una penale sottoforma di cessione di elementi per la costruzione. Il cuore del gioco, nonché la chiave per la vittoria, sta nel posizionamento delle auto: si possono piazzare solo quando si riesce a far passare una propria strada sopra o sotto a una di un avversario, senza incrociare quelle già costruite da se stessi. Piazzarle tutte per primo garantirà il successo.

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Uno dei punti di forza più evidenti del gioco risiede nella qualità delle componenti e nella loro eleganza funzionale: i piloni in legno sono robusti e piacevoli al tatto, le strade sono realizzate in plastica rigida e opaca, resistenti ma leggere, mentre le piccole automobili in miniatura sono colorate in tinte vivaci che si stagliano nettamente sul grigio sobrio delle infrastrutture. Il risultato, grazie anche a elementi strutturali come edifici, aeroporto o stadio, è un’esperienza visivamente straordinaria, in cui la città che prende forma sul tavolo diventa non solo uno scenario di gioco, ma un piccolo spettacolo architettonico.

Tokyo Highway: Rainbow City non è un gioco per tutti: richiede concentrazione, pazienza, precisione nei movimenti e una buona comprensione delle strutture spaziali. Questa edizione aggiunge complessità senza appesantire, apre nuove strade strategiche e rende ogni partita diversa dalla precedente grazie all’imprevedibilità delle strutture create dai giocatori. È un gioco che brilla in due o tre partecipanti, ma che dà il meglio di sé in sessioni con giocatori esperti, dove l’intreccio di strade si fa tanto spettacolare quanto competitivo. Tokyo Highway: Rainbow City è un piccolo capolavoro di design ludico: elegante, originale e, soprattutto, memorabile.

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Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 6678 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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