Night Swim – Recensione

chicca per completisti e appassionati di mostri acquatici

Night Swim - Recensione

Bryce McBride scrive e dirige un thriller soprannaturale, prodotto da Blumhouse: i contenuti speciali convincono più del film.

Night Swim – La nostra recensione

Partiamo osservando la locandina del film.

Il sottotitolo di Night Swim recita tutto quello di cui avete paura è sotto la superficie.

Il film non nasce da un’idea di Stefano Accorsi per citare un meme d’epoca, ma dai produttori di due buoni film di genere degli ultimi anni: M3gan e The Nun. Tra le case di produzione si annovera, Blumhouse, specializzata in film horror.

Al centro, lo sguardo di una preoccupata Kerry Condon, immersa nella piscina, lascia presagire che il peggio sta arrivando.

I presupposti ci sono tutti per passare (poco più di) un’oretta e mezza di tensione, sul divano, pronti a sobbalzare al primo rumore sospetto.

Night Swim racconta la storia della famiglia Waller, composta da Ray (Wyatt Russell), la moglie Eva (Condon) e due figli, appena trasferitasi in una nuova casa, una tipica villetta con piscina che spesso vediamo in fiction e film made in USA.

Il trasloco rappresenta per la famiglia un nuovo inizio: Ray è un ex giocatore della Major League di Baseball, costretto al ritiro a causa dell’insorgere della sclerosi multipla. Eva e i bambini, per amore verso Ray, accettano di ricominciare.

Nessuno di loro può prevedere che cosa si nasconde sotto la loro piscina. Il film ha un prequel: un cortometraggio girato dallo stesso Bryce su una ragazzina in piscina.

Il film potrebbe procedere a ritmi più serrati, ma non mancano i momenti di tensione. Cosa può giustificare l’acquisto del Bluray? Visivamente il film è gradevole, specialmente nelle sequenze in piscina. Il punto di forza sono però i contenuti speciali, il passepartout degli appassionati per sapere cosa accade dietro le quinte, ma allo stesso tempo conoscere meglio il pensiero di tutto il team coinvolto nella realizzazione. Segnaliamo in particolare l’approfondimento Negli abissi sull’importanza delle scene in acqua, che nelle dinamiche del film appare più di un elemento, ma una co-protagonista del film.

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Informazioni su Mauro Orsi 146 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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