The Night Watchmen – Recensione

Zompiri

The Night Watchmen - Recensione

Don’t worry, B–MOVIE. Ecco con questo (discutibile) gioco di parole rappresenta bene lo spirito del film: divertimento (tanto), sangue finto (tantissimo) e musica metal in questo divertente e poco pretenzioso omaggio agli horror degli anni ’80.

The Night Watchmen – Recensione

Ci sono un afroamericano di fede ebraica, un ex marine dell’esercito americano, un italoamericano esperto di panini e un ex cantante di un gruppo metallaro che fanno i guardiani notturni nella redazione di un giornale. Non è l’inizio di una barzelletta, ma di The Night Watchmen, pellicola di Mitchell Altieri del 2017, proposto in edizione home video da Koch Media e Midnight Factory.

La tranquillità e la routine quotidiana dei protagonisti verrà turbata dalla morte in Romania di Blimpo, un clown molto noto del mondo dello spettacolo. Il pagliaccio è deceduto nella patria dei vampiri e il suo cadavere viene ritrovato in una bara consegnata alla sede del giornale dove lavorano i protagonisti. Il pagliaccio, però, è un non morto con poteri vampireschi che attacca alcuni giornalisti, rendendoli a loro volta – citando il film – degli zompiri. Inizia, da questo punto del film, una lotta tra i guardiani e gli zombies tra i corridoi del palazzo.

Questa commedia a tinte splatter, fa dell’intra(sh)ottenimento e del citazionismo (i richiami ad it, La Casa e gli zombie – movies) i suoi punti di forza e non c’è nessuna voglia di stupire o approfondire i vari personaggi, molto stereotipati e linerari, come richiede la sceneggiatura del film. Qualche seno nudo e una serie di gag ben riuscite (segnalo la telefonata alla polizia per chiedere aiuto) allietano ulteriormente la visione allo spettatore, nella speranza che sia alla ricerca di risate e non di jumpscares.


Informazioni su Mauro Orsi 135 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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