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The Ballad Singer | Intervista esclusiva

The Ballad Singer | Intervista esclusiva

The Ballad Singer è uno dei giochi più chiacchierati e più attesi nell’ambito videoludico indie. Sarà perché italiano, sarà perché propone soluzioni inedite o forse perché riscrive il concetto di Game Over: sono tanti i motivi che catturano l’interesse per questo progetto.
Noi di NerdGames abbiamo avuto l’onore di intervistare, in esclusiva, Riccardo Bandera, presidente di Curtel Games, lo studio sviluppatore che si sta occupando del gioco.
Tra innovazione, storie e uno sguardo al futuro, ecco cosa ci ha raccontato.

L’intervista
NerdGames: The Ballad Singer è un progetto tutto italiano che ha completato con successo la propria raccolta fondi su Kickstarter. Potete presentarci brevemente il gioco?

Curtel Games: The Ballad Singer è un RPG-visual novel ambientato in un mondo fantasy totalmente dipendente dalle scelte del giocatore.
Abbiamo preso elementi dai RPG, libri game e visual novel allo scopo di creare un videogioco dal formato inedito. TBS presenta una storia fantasy tutta da scrivere, dove il mondo cambia e reagisce in risposta alle azioni del giocatore. Questo permette di vivere fino a 1700 storie e 40 finali differenti, dove sono le scelte a modificare il percorso del racconto interamente narrato e illustrato in tutte le sue evoluzioni. La morte è definitiva, non si può tornare indietro per correggere i propri errori. Ogni scelta in TBS è fondamentale.

NerdGames: Con la propria campagna, The Ballad Singer ha già registrato un record. Si tratta infatti del videogioco italiano più finanziato su Kickstarter. Questo risultato è una fonte di orgoglio ma anche di pressioni? Quali sono state le vostre reazioni?

Curtel Games: Siamo molto soddisfatti del nostro risultato. Eravamo consapevoli delle difficoltà che avremmo incontrato durante il crowdfunding, visto che in Italia è un mezzo che stenta a prendere piede in confronto a ciò che accade in molti altri paesi. Quindi proviamo sicuramente orgoglio ma anche entusiasmo, perché vogliamo sperare di essere da esempio per altri aspiranti sviluppatori italiani. Ora arriva la parte più impegnativa: mantenere le promesse fatte e far conoscere The Ballad Singer a più persone possibili entro la sua uscita a fine 2018. Siamo consapevoli della fantastica opportunità che abbiamo creato assieme con i nostri backers e lo vediamo come un trampolino di lancio per creare il primo di una lunga serie di videogiochi! Di idee ne abbiamo davvero tantissime e non vediamo l’ora che prendano vita!

NerdGames: Curtel Games è uno degli studi italiani maggiormente in ascesa. Cosa potete dirci sullo sviluppo di un videogioco? Avete incontrato delle difficoltà in quanto “studio italiano”?

Curtel Games: Come detto, una difficoltà seria è stata far conoscere a molti italiani la realtà di Kickstarter. Non solo è una sfida cercare di promuovere un progetto ancora in fase embrionale, ma qui nel nostro paese è stato difficile anche far conoscere le potenzialità e le garanzie di questa piattaforma di crowdfunding. The Ballad Singer è stato infatti finanziato da molti italiani che si sono affacciati a Kickstarter per la prima volta. Quasi il 25% dei backers non conosceva Kickstarter prima di TBS.

NerdGames: In The Ballad Singer è stato totalmente rivisto il concetto di “Game Over”. Quali sono gli aspetti innovativi che avete pensato per il gioco?

Curtel Games: In The Ballad Singer morire fa parte della storia. Quando il personaggio che si sta utilizzando muore, si può andare a impersonare un nuovo protagonista all’interno della stessa storia, in un percorso narrativo differente. Quando non si avranno più personaggi disponibili, perché morti, uccisi dalle proprie decisioni o semplicemente non incontrati, terminerà la campagna. Questo aspetto non è però da vedersi in maniera negativa, in quanto abbiamo dato a ogni percorso narrativo la medesima importanza. Inoltre i salvataggi sono automatici, non ci sono checkpoint. Solo in questo modo può essere dato il giusto peso ad una scelta! Un fattore determinante è il Domino System. Abbiamo sviluppato questo sistema che permette a The Ballad Singer di far vivere migliaia di storie diverse che cambiano a seconda delle scelte, dei protagonisti selezionati e dai loro insuccessi o progressi. Il sistema è ispirato alle Reti Neurali e alla Teoria del Caos. Ciascuna decisione presa modificherà le opzioni disponibili, non solo del personaggio che si sta utilizzando, ma anche di quelli successivi. La morte di un protagonista porterà a impersonare gli altri avventurieri che si troveranno a interagire con un mondo completamente diverso, influenzato dalle scelte precedenti.

Un altro aspetto innovativo è l’impronta di role play che abbiamo voluto dare a The Ballad Singer direttamente ispirato a giochi di ruolo come Dungeon & Dragons. Infatti la componente RPG è un elemento a cui abbiamo dato moltissimo peso. Solo attraverso una profonda conoscenza del personaggio e delle sue capacità, così come della storia del mondo di gioco, si possono affrontare le sfide di The Ballad Singer al meglio e arrivare fino in fondo al racconto. Ciascuna scelta inoltre potrebbe cambiare l’aspetto, l’equipaggiamento, la morale e la psiche dei protagonisti. Così come il mondo, anche i personaggi sono dinamici e mutano dopo ogni decisione.
Inoltre abbiamo tratto ispirazione dai vecchi giochi in Hotseat per riproporre questo tipo di esperienza multigiocatore ormai andata in disuso. Alcuni giocatori la scopriranno per la prima volta con TBS e siamo sicuri che se ne innamoreranno.
Abbiamo deciso di creare un mondo fantasy “realistico”, dove la magia è prerogativa di pochi e un avventuriero poco preparato o colto alla sprovvista può trovare la morte dopo aver effettuato una singola scelta sbagliata.
Abbiamo eliminato tutte le decisioni banali, il farming e la necessità di equipaggiarsi al meglio per superare gli scontri. Il focus è sul role play. L’immedesimazione nel personaggio è fondamentale e premia il giocatore attento ai dettagli.

NerdGames: Quantificare la longevità di un gioco come The Ballad Singer può essere complicato. Quanto può durare, approssimativamente, l’esperienza di gioco?

Curtel Games: Per rispondere a questa domanda dobbiamo precisare che è un titolo basato sulla rigiocabilità. Il fatto che ci siano 40 finali differenti implica che per terminarlo sarà necessario rigiocarlo almeno 10 volte, in maniera tale da scoprire tutte le alternative. E per 10 volte intendiamo 10 run perfette, il che è praticamente impossibile, significherebbe non morire mai. Una singola avventura è “perfetta” quando si riesce a raggiungere un finale con tutti e 4 i personaggi, in questo caso siamo tra le 10 e le 12 ore di gioco. 10 run perfette sono tra le 100 e le 120 ore necessarie per raggiungere tutti i finali senza commettere errori. Considerate che con il Domino System sarà praticamente impossibile prevedere le ripercussioni delle proprie azioni quindi stimiamo che la durata media per completare il gioco sia attorno alle 400 ore. Tutto dipenderà da quante volte riuscirete ad affrontare uno scontro e uscirne vincitori.

NerdGames: La campagna di raccolta fondi ora sta proseguendo su Indiegogo. Quali sono gli obiettivi di questa nuova “fase”?

Curtel Games: Abbiamo deciso di continuare su Indiegogo perché molti dei nostri follower non hanno finanziato in tempo la campagna di Kickstarter ma volevano comunque dare il loro contributo. Il nostro primo obiettivo su Indiegogo, a grande richiesta, è racimolare abbastanza per finanziare la creazione del bestiario che permetterà ai giocatori di avere a portata di mano un elenco dettagliato di tutte le creature che possono incontrare durante le loro avventure di Hesperia.
Futuri obiettivi che dipenderanno dal grado di successo di The Ballad Singer saranno quello di attuare la portabilità su console, aggiungere altri personaggi giocabili alla storia, snodi decisionali e tanto tanto altro.

NerdGames: L’arrivo di The Ballad Singer è previsto per PC e Mac, oltre a una versione mobile. È possibile che il gioco giunga anche su altre piattaforme, come le console casalinghe?

Curtel Games: Lo sviluppo per altre piattaforme è sicuramente un tema che ci interessa molto ma dipenderà da come il videogioco verrà accolto dal mercato. Ci sono arrivate molte richieste riguardo la portabilità su PS4 e Switch, ma sviluppare per console richiede ulteriori fondi. Il piano è quello di finanziare queste versioni con il ricavato dei primi mesi di vendita.

NerdGames: Avete in cantiere la preparazione di una fase “alpha” o “beta” per permettere ai giocatori di provare The Ballad Singer?

Curtel Games: Sì, rispettivamente saranno disponibili a Settembre e Ottobre 2018 per coloro che hanno partecipato alla nostra campagna di raccolta fondi, è ancora possibile assicurarsi l’accesso attraverso Indiegogo.

NerdGames: Ringraziando profondamente Riccardo Bandera e Curtel Games per la disponibilità, cogliamo l’occasione per un’ultima domanda. Quali sono i vostri sogni e le vostre aspettative per The Ballad Singer?

Curtel Games: Si tratta del nostro primo titolo come Curtel Games e ci teniamo a partire subito con il piede giusto. Faremo tutto il possibile per superare le aspettative dei giocatori e supportare al meglio il gioco anche dopo la sua uscita.
Per noi è stato un ottimo inizio e siamo determinati a continuare in questa direzione.
L’opportunità che abbiamo avuto attraverso il successo di Kickstarter è quella di avere la possibilità di creare qualcosa di nuovo attraverso le nostre idee. Penso che questo sia l’aspetto più stimolante!

Intervista a cura di Samuele Zaboi

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