Among Us – Recensione

Ucci ucci sento odor di alienucci

Among Us recensione

SCHEDA PRODOTTO

Contenuto

  • 1 Plancia di gioco a due facce
  • 1 Tessera degli eventi
  • 1 Segnalino artefice
  • 1 dado a 20 facce
  • 1 dado a 10 facce
  • 40 carte grandi
  • 141 carte piccole
  • 8 segnalini accusa
  • 6 pedine agente + 6 sirene
  • 5 pedine scienziato
  • 125 segnalini alieno

Attenzione gente, gli alieni sono tra noi! Non stiamo parlando di cospirazioni, film di fantascienza o di qualche documentario che potete trovare su Focus o History Channel (citati casualmente, non siamo stati pagati per farlo, ndr). Stiamo parlando di Among Us, il board game distribuito da Uplay Edizioni e realizzato da Pierluigi Taddei e Giampaolo Grieco. Catapultati nella città di Milano, o quella di Washington se vi sentiti più ‘mmericani, dovremo collaborare per salvare la razza umana dall’estinzione, causa invasione aliena. Ma fate attenzione di chi vi fidate, perché tra voi potrebbe nascondersi qualcuno con cattive intenzioni…

Gli alieni sono tra noi

Among Us è un gioco co-operativo da 4-8 giocatori che vi porterà a decidere il destino e le sorti della razza umana. Per fare questo dovremo portare in salvo gli scienziati, ultimo baluardo di scienza a cui dobbiamo fare affidamento per evitare di sparire per sempre dalla faccia della Terra. Come detto, l’inizio di Among Us non è certo dei migliori, con un’invasione aliena in stile Indipendence Day. Sulla plancia, la mappa della città di Milano o di Washington, verranno collocate le prime navicelle aliene (oppure UFO se preferite). La mappa è suddivisa in zone, contraddistinte da una lettera, e a loro volta spezzettate in quartieri, questa volta numerati. Al centro della nostra mappa ci sarà il punto di raccolta, dove dovremo portare i nostri scienziati, che potranno così iniziare a lavorare su una cura. 

La plancia, nonostante inizialmente possa sembrare confusionaria, con una marea di colori e dettagli, è in realtà ben realizzata, così come le navicelle ufo (personalmente la componente meglio riuscita a mio parere). Anche la carte del gioco, siano quelle evento o quelle assimilazione, ben rispecchiamo l’idea di farci catapultare negli anni ’30 americani, o per lo meno questa è stata la mia sensazione.

Salviamo il pianeta!

Dopo aver pescato una carta evento, che andranno a condurre il gioco con azioni che dovranno essere risolte (attenzioni, qui si nascondo 4 navi madre aliene: nel caso dovessero uscire tutte, la partita sarà vinta dagli extraterrestri), ecco che inizia il vero e proprio turno.

A ogni turno i giocatori avranno a disposizione tre azioni tra cui scegliere: Pianificare, cioè pescare due carte evento e posizionare segretamente nella sezione degli eventi prossimi o quelli rimandati; Accusare un altro giocatore di essere un alieno oppure controllare un agente oppure Controllare un agente.

Per muovere un’accusa è indispensabile utilizzare il proprio segnalino specifico e trovare un altro giocatore che sia disposto a “combattere” per questa causa. Se l’accusa avrà centrato il bersaglio, il giocatore diventerà un alieno dichiarato e la sua partita, naturalmente, cambierà, per obiettivi e modi di giocare. In caso contrario, gli accusatori perderanno il proprio segnalino.

Controllare un agente sarà, causa forza maggiore, l’azione che verrà eseguita più volte, in quanto sarà l’unica che permetterà di salvare i nostri scienziati. Dopo aver scelto quale agente utilizzare, questo si potrà muovere solo lungo la medesima strada, contrassegnate da diversi colori. Se terminato il movimento, si dovesse arrivare su una casella presidiata da uno scienziato e sulla stessa strada ci dovesse essere un altro agente, ecco che può avvenire lo scambio e trasferire lo scienziato all’altro giocatore. Questo è l’unico modo per poter muovere i superstiti, ragion per cui sarà necessario la massima collaborazione tra i giocatori, al fine di studiare una strategia comune e vincente.

Una volta che uno scienziato avrà raggiunto il punto di raccolta, il giocatore che avrà accompagnato il salvataggio dovrà scegliere altri due compagni e votare se si è favorevoli o meno alla buona uscita della pressione (attenzione agli assimilati potenzialmente nascosti). L’esito di questa votazione determinerà la salvezza o meno dello scienziato.

In tutto questo come si diventa alieni? Pescando le carte assimilazione. Queste verranno prese prima di muovere un agente e qui si nasconde la possibilità di diventare un nemico della Terra. Va detto però che in una partita con quattro giocatori la percentuale di assimilazione resta bassa (1 su 60) mentre con un numero maggiore di persone coinvolte, ecco che tutto cambia e diventa più interessante. 

Terminato il turno dei giocatori un lancio di dadi determinerà i quartieri che si andranno a popolare di navicelle aliene. Il tutto si ripeterà fino alla conclusione della partita: gli alieni vinceranno alla comparsa della quarta Nave Madre oppure se un quartiere sarà interamente popolato da UFO. Per gli umani, come già sottolineato, l’unica salvezza sarà portare i 5 scienziati nel punto di raccolta.


Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5371 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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