Challengers – Recensione

C'era una volta Rubabandiera

Challengers - Recensione

Tutti ci siamo trovati faccia a faccia con un nostro amico/avversario divisi solo da un fazzoletto o da una bandiera, in una prova di velocità, destrezza e rapidità, tralasciando la crudeltà del chiamare i numeri attraverso le operazioni matematiche. Insomma, credo che almeno una volta nella vita abbiamo fatto una partita a Rubabandiera e mai avrei pensato di vederlo trasportato sotto forma di gioco da tavolo ma ora, grazie ad Asmodee, che ringraziamo per la copia review, questo è possibile con Challengers.

SCHEDA CHALLENGERS

Contenuto

  • 336 Carte
  • 4 Tappetini parco
  • 4 Dischi bandiera
  • 40 Segnalini fan
  • 28 Segnalini trofeo
  • 3 Portamazzi
  • 2 Regolamenti

Challengers – La nostra recensione

Se avete in mente i due ragazzi citati in sede di presentazione ora dimenticateli e sostituiteli con T-Rex, cavalieri, Kraken, vampiri o i più disparati personaggi che la vostra mente possa immaginare, sparsi tra le oltre 300 carte presenti in gioco. Challengers ospita fino a 8 giocatori ma la preparazione è la medesima indipendentemente da quanti siano i partecipanti attorno al tavolo, letteralmente.
In base al numero di giocatori presenti si prendono i relativi campi da gioco, cioè i tappetini parco che ricordano, per i più “anziani” di voi, i tappetini del mouse che andavano di moda un po’ di tempo fa, poi seguendo le indicazioni presenti sulle carte Programma si formano i set iniziali di partenza (il vostro mazzo), si prende il disco bandiera del vostro campo e i gettoni trofeo. Mettete a portata di mano i comodissimi portamazzi e state pronti perché la partita possa cominciare.

Le partite in Challengers sono dei veri e propri match dove a colpi di carte bisogna giocarsi il possesso della bandiera fino a quando uno dei due giocatori non riuscirà più a prenderla, dando così il successo all’avversario. Ogni match è contraddistinto da due fasi: quella mazzo e quella incontro. Nella prima si prepara il proprio mazzo pescando 1 o 2 carte dal livello di mazzo e scartando quelle che non riteniamo essere efficienti per portarci alla vittoria. Nella fase incontro, quella che caratterizza maggiormente il gioco, si devono giocare le carte al fine di ottenere il possesso della bandiera; per fare ciò si deve guardare il valore delle carte stesse e naturalmente le relative abilità. Si giocano carte fino a quando il loro potere (il numero indicato) non sia superiore a quello dell’avversario, si prende la bandiera e si passa “la palla” all’altro giocatore che farà lo stesso. Si procede così, mettendo in panchina le carte sconfitte, fino a quando non viene decretato il vincitore del match.
Terminato l’incontro ci si sposta lungo il tavolo per recarsi al tavolo designato per il prossimo match, indicato sulla carta Programma. Alla fine dei round previsti, in base chiaramente al numero di giocatori presenti, i migliori due giocatori si affrontano nel duello finale per decretare il vincitore assoluto di Challengers, in ai segnalini fan raccolti durante le sfide.

Challengers è un gioco originale, sorprendente e divertente. Trasportare Rubabandiera in un gioco da tavolo è stato sicuramente una bella trovata e la qualità dei materiali, come la fattura dei tappetini, le carte e i comodi porta mazzi. Le meccaniche di deck building qui trovano una nuova vita, grazie alla costante ricerca di bilanciato tra forza delle carte e numero delle stesse. Questo board game riesce a dare il meglio di sì in partite con almeno 4 giocatori e il mio consiglio è quello di riuscire a organizzare una serie di sfide con un numero pari di partecipanti. Va da sé che è possibile giocare anche in “dispari” ma avere un mazzo standard che fa le veci di un giocatore non è decisamente la stessa cosa che avere attorno al tavolo solo amici.

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Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5371 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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