Eterea – Recensione

Un universo da salvare

eterea

In origine era il Tempo, un tumulto di energie incontrollabili, poi lo Spazio, un tessuto infinito in cerca di un appiglio, poi giunge la Materia come un parassita pronto ad infestare le regole del Gioco. Infine venne lei, sbocciata da una lacrima di luce, che diede origine a tutti gli esseri viventi, ora lei è stata imprigionata dai suoi figli bramosi di potere e tu dovrai liberarla.

Eterea è una sorta di vera e propria divinità, creatrice dell’universo che ora vede i propri figli rivoltarsi compro, dando vita a un subbuglio cosmico tra le sue dimensioni: Fuoco, Acqua, Terra, Aria, Cosmo e Oblio. Toccherà ai giocatori, prodi architetti, riuscire a riportare la normalità e liberare la principessa Eterea.

SCHEDA ETEREA

Contenuto

  • 4 pedine architetto
  • 144 segnalini requisito
  • 24 segnalini artefatto
  • 24 segnalini chiave
  • 6 dadi elementali
  • 6 dadi costruttore
  • 4 dadi dimensionali
  • 48 carte requisito
  • 18 carte risoluzione
  • 18 carte vocazione
  • 6 carte architetto
  • 6 carte dimensione chiusa
  • 40 gemme essenza vitale
  • 1 cilindro segnatempo
  • 1 plancia di gioco
  • 1 regolamento

Architetti dell’Universo

Questo è in poche parole ciò che fa da sfondo al gioco in scatola di Little Rocket Games, che ringraziamo per la copia review. Il boardgame è un titolo per 2-4 giocatori, dai 12 anni in su, con una durata media che si attesta attorno ai 60-90 minuti anche se, a onor del vero, le partite con più giocatori possono portarsi per un lasso di tempo più ampio, sfiorando o raggiungendo il paio d’ore.

Lo scopo del gioco sarà quello di essere i primi a sconfiggere i boss e salvare la principessa e per farlo si dovranno affrontare diversi turni all’interno dei quali i giocatori dovranno e potranno svolgere alcune azioni, tra obbligatorie e facoltative. Spostare il proprio architetto in un esagono adiacente e giocare un set di dadi rientrano tra le azioni obbligatorie da svolgere mentre, facoltativamente, gli architetti potranno decidere di giocare i Bonus delle carte Requisito o tirare un secondo set di dadi (differente dal primo).

In Eterea sono presenti 3 set di dadi: 6 bianchi, 6 rossi e 4 neri. Il lancio di questi dadi (non è possibile tirare dadi di un diverso colore, quindi un set alla volta) permette di creare combinazioni tra i diversi simboli e poter piazzare segnalini Requisito per prendere così le relative carte. È possibile anche anche per evocare Effetti Speciali, aprire Wormhole e viaggiare nel Tempo, nello Spazio (cambiando la dimensione del proprio architetto) e nell’Infinito. Riuscire a ricordare tutte le combinazione possibili è un’impresa per certi aspetti titanica, ecco perché direttamente sula plancia di gioco sono riportate tutti i risultati a nostra disposizione.

Ogni aspetto citato in precedenza, per quanto riguarda l’utilizzo dei dadi, è di pari importanza, in quanto funge da preparazione per lo scontro con i boss, la fase successiva di Eterea. In questa prima parte, grazie alla possibilità di utilizzare più set di dadi, l’elemento sfortuna, in caso di un pessimo lancio, può essere corretto da una strategia e dall’utilizzo delle carte requisito, cosa che sarà nettamente più difficile nello scontro con i boss.

Per sconfiggere i figli di Eterea sarà necessario aver ottenuto almeno 8 carte Requisito e i segnalini Artefatto indicati sulla carta Risoluzione, scelta all’inizio della partita: il primo che riuscirà a completare tutti i requisiti sarà il vincitore.

La “fase Boss” non differisce molto dalla “fase Dimensioni”, eccezion fatta per il risultato del lancio dei dadi: a ogni dado non utile e quindi scartato perderemo un’Essenza Vitale, cioè i nostri punti vinta: terminati questi verremo sconfitti e avremo perso la partita. Da questo punto l’alea assume un ruolo forse fin troppo primario, rischiando di distruggere quanto costruito in precedenza.

Complessivamente parlando Eterea è un buon boardgame la cui scalabilità è discreta: consigliamo infatti una partita a 2 o 3 giocatori, dove il ritmo è buono, al pari di un vero gioco di azione. I tempi di attesa tra un turno e l’altro in una partita a 4 giocatori tendono invece a essere troppo lunghi. 

Nessuna particolare menzione per quanto riguarda i materiali del gioco, eccezion fatta per le carte e i gettoni di colore blu: in questi casi resta difficile la lettura dei simboli di colore nero e una diversa scelta cromatica (dello sfondo o dei disegni) avrebbe sicuramente giovato. Resta infine un po’ di perplessità sulle dimensioni della scatola, decisamente eccessive per il suo contenuto (35x35x8cm, ndr) e che potrebbe trovare spazio nella vostra collezione con qualche difficoltà.


Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5357 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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