
Edizioni NPE torna con una perla per gli amanti dell’horror: Gli accoliti di Cthulhu, un volume che raccoglie ventotto storie dal sapore lovecraftiano.




Gli accoliti di Cthulhu – La nostra recensione
Accuratamente selezionati, i racconti esplorano varie dimensioni della paura e dell’orrore cosmico, collocandosi all’interno dei Miti di Cthulhu. Troviamo autori più o meno noti, alcuni dei quali di grande fama e calibro, come Borges o Gaiman.
I temi poi sono vari. Difatti, il filo conduttore è dato dal senso di orrore e angoscia, spesso accompagnato da una dose crescente di mistero. I vari autori riescono a giocare sapientemente, come il maestro a cui si ispirano, con il detto e non detto, così da far sì che la paura strisci fuori dalle ombre, senza mai rivelare completamente il suo volto.
Proprio come in Lovecraft, è proprio questo aspetto a rendere i racconti una lettura avvincente. Il lettore si ritrova incollato alle pagine, trascinato dal mistero e dalla curiosità di vedere, mentre l’orrore lo avvolge e lo inquieta pagina dopo pagina.
Un altro aspetto di grande rilievo è che le storie riescono a mostrare i vari volti dell’orrore. Il contesto- e pretesto- delle vicende, infatti, varia notevolmente. Ci sono racconti che ci pongono di fronte a temi e luoghi più vicini al Lovecraft originale e altri che esplorano temi più distanti ed esotici. Fantasmi, città abbandonate, riti vudù: la raccolta vanta un’eterogeneità tale da soddisfare anche i più appassionati. Questo aspetto, inoltre, fa sì che non si percepisca il senso di ripetizione tra una lettura e l’altra, annullando il possibile rischio di annoiarsi davanti a storie dal sapore ripetuto e stantìo.
In aggiunta, la presenza di autori sia di ieri che di oggi dà alla raccolta un tocco di varietà stilistica che la rende ancor più interessante.
Infine, l’edizione è molto curata e, nella sua semplicità, risulta un oggetto molto piacevole esteticamente, imperdibile per i collezionisti.
Non posso che consigliare questo volume a tutti gli appassionati di Lovecraft, ma la raccolta è anche un modo, a mio avviso, per avvicinarsi ad un sottogenere particolare dell’horror.
Grazie a questi racconti, potrete esplorare il contrasto tra la futilità dell’uomo e la grandezza del cosmo, con l’orrore che ne deriva. Se Lovecraft vi ha sempre incuriosito, ma anche spaventato, questa raccolta è un buono strumento per avvicinarsi alle sue atmosfere e capire se fanno per voi.
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