This War of Mine – Recensione

Questa mia guerra

This War of Mine - Recensione

This War of Mine. Il titolo creato dai ragazzi polacchi Jakub Wisniewski e Michał Oracz suona bene pronunciandolo tra le labbra ed evoca scenari che supereranno di gran lunga le aspettative. Un gioco da tavolo diverso dagli altri, non adatto a tutti ma che tutti dovrebbero provare per rendersi conto che il concetto di gioco da tavolo è in pieno fermento, evoluzione e che con questo gioco ha toccato un nuovo inesplorato approdo. Nato da un fortunato videogames, se ne discosta nelle meccaniche per andare a prende una propria delineata identità.

SCHEDA THIS WAR OF MINE

Contenuto

  • 1 Diario
  • 1 Libro delle Storie
  • 2 Scenari
  • Schede di Salvataggio
  • 1 tabellone fronte e retro
  • 4 dischetti in plastica
  • 12 miniature in plastica
  • 4 dadi
  • 200 carte
  • 186 segnalini assortiti
  • 33 pezzi in plastica

This War of Mine – La nostra recensione

Il leit motiv di this war of mine è che non tutti sono soldati. Mai fu più vero: l’aspetto della guerra che sfugge ai più è proprio le condizioni quotidiane di coloro che sopravvivono e che devono farcela durante un conflitto. Nel gioco, di stampo completamente cooperativo, vestiremo i panni di alcuni sopravvissuti che dovranno costruire, alimentare e curare tutti gli aspetti della sopravvivenza dalla creazione di un rifugio confortevole all’approvvigionamento del cibo. Il gioco è parzialmente card driver: saranno le carte infatti a guidare parte delle azioni dei giocatori in un tabellone grande, complesso sulle prime ma estremamente funzionale una volta imparato. Il gioco è diviso in varie fasi del giorno: alba, mattino, crepuscolo e notte. Ogni fase è dedicata a diverse azioni: se di giorno è impossibile uscire per non essere colpiti dai cecchini ed è quindi meglio dedicarsi a migliorare il rifugio, la notte è il momento giusto per tentare la sorte e provare a portare a casa quanto necessario alla sopravvivenza. 

La curva di apprendimento del gioco è graduale ed avviene direttamente in-game: si inizia a leggere il manuale e si gioca. Si impara quindi mentre la narrazione prende forma, mentre accadono davanti ai nostri occhi situazioni (narrate magistralmente da un corposo libro degli eventi) e scelte che in poco tempo ci faranno capire che quella che stiamo vivendo non è un’esperienza di gioco da tavolo, ma un’esperienza a tutto tondo. Per chi mastica di videogames: avete presente Beyond Two Sould o Heavy Rain? Ecco, stanno ai videogames come This War of mine sta ai giochi da tavolo classici di stampo german o american. 

Tornando alle meccaniche, sarebbe inutile spiegare quello che gli stessi autori del gioco hanno preferito che i giocatori imparassero direttamente iniziando a giocare intorno al tavolo: quello che possiamo però cercare di far comprendere è perché questa è un’esperienza che va fatta. Può sembrare banale ma questo tipo di gioco rallenta il tempo in cui ti muovi, ti cala in situazioni al limite e riesce a regalare emozioni a tutto tondo con un grande tasso di coinvolgimento per le continue scelte morali e la possibilità di modificare la storia tramite le nostre scelte. La cooperatività di gioco non soffre del ruolo del leader, dal momento in cui tutte le persone al tavolo verranno allo stesso modo rapite dagli avvenimenti e passeranno il tempo a guardarsi, decidere o semplicemente a cercare di sopravvivere. Non sarà raro dover affrontare delle scelte morali che se sulle prime seguiranno quello che è il buon senso, successivamente potrebbero trovarsi completamente capovolte da un gioco che non si risparmia di essere punitivo tanto quanto la realtà. 

Una partita, se siete bravi e riuscite a sopravvivere, può durare davvero diverse ore e per questo i ragazzi della 11Bit Studio hanno messo nel gioco la possibilità di “salvare” lo scenario sia tramite compilazioni di schede che traimite app (disponibile solo in inglese). 

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