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Xi’An – Recensione

Xi'An - Recensione

La storia di Xi’an, il boardgame firmato Pendragon, inizia da molto lontano, più precisamente nel marzo del 1974 quando il contadino Yang Zhifa, durante lo scavo di un pozzo, portò alla luce delle fosse sepolcrali dove erano custoditi dei soldati di terracotta: non era nient’altro che il mausoleo di Shi Huangdi con il suo celeberrimo esercito di terracotta. Il gioco firmato da Marco Legato e Francesco Testini e distribuito da Pendragon – che ringraziamo per la copia review – ci porta proprio nella Cina del primo imperatore Ying Zheng diventando uno dei suoi funzionari, pronto e a soddisfare la sua richiesta di avere un esercito di terracotta.

SCHEDA XI’AN

Contenuto

Xi’An – La nostra recensione

Xi’an è un gioco per 2-4 giocatori che si sviluppa attraverso sei turni, ciascuno dei quali è caratterizzato da due fasi azione. Ogni funzionario dovrà inizialmente pescare 4 carte dal proprio mazzo e dividerle in due coppie: una verrà posta di fronte per utilizzarne l’effetto mentre l’altra verrà utilizzare per decretare l’ordine di gioco, come se fosse una sorta di asta. Le carte sono di svariato tipo (ne sono presenti quasi 130) in quanto possono fornire risorse per costruire il nostro esercito (argilla, pigmenti o monete) oppure assistenti che grazie alle loro abilità speciali possono tornare molti utili in determinate fasi di gioco.

Stabilito l’ordine si ottiene immediatamente il bonus della carta giocata mentre successivamente si piazza una pedina su una delle quattro azioni a disposizione, in base gli edifici presenti:

Costruire un guerriero ha un costo diverso a seconda della sezione della plancia: questa infatti è suddivisa in tre zone ed è importante saper distribuire la presenza dei propri soldati in maniera il più omogenea possibile al fine di ottenere più punti possibili alla fine della partita: scegliere di dare tutto all’inizio o risparmiarsi per le fasi finali del gioco potrebbe rivelarsi contropruducente. Per vincere infatti verranno conteggiati, una volta concluso il sesto turno, i punti ottenuti durante la partita ai quali si aggiungono i bonus delle tessere mausoleo e delle carte equipaggiamento e le maggioranze ottenute con i soldati nelle tre zone già citate. Infine è possibile ottenere un punto vittoria ogni 3 risorse risparmiate.

Xi’An è un gioco che scorre veloce, caratterizzato da buoni ritmi e in grado di coinvolgere ampiamente tutti i partecipanti anche se, a livello di scalabità, riesce a dare il meglio di sé solo nelle partite a 4 giocatori. Nelle sfide con due sfidanti diventa davvero difficile riuscire a dipingere i propri soldati di terracotta mentre nelle partite a 3 le rispettive zone della plancia tendono a essere distribuite in maniera equa senza riuscire a trovare una ricetta vincente e aggressiva.

Un’ultima doverosa menzione spetta alle componenti di gioco, senza le quali Xi’An non sarebbe il prodotto gradevole che di fatto è. Poter costruire e piazzare le proprie sculture di terracotta, decorarle e dare vista a un vero esercito è un vero e proprio piacere per gli occhi, oltre che per l’intelletto. La componente artistica del titolo firmato dalla coppia Legato e Testini si conferma quindi un autentico valore aggiunto, difficilmente riscontrabile (con un simile impatto) in altri prodotti del settore.

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