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Zefiria – Recensione

Zefiria - Recensione

Zefiria è un gioco che a suo modo ha già fatto un po’ di storia. Si tratta infatti del primo gioco interamente firmato Playagame Edizioni (che ringraziamo per la copia review), contornato da autori, revisori e illustratori italiani. Simona Greco e Marco Rava sono le menti che hanno dato vita a questo boardgame, impreziosito dai disegni di Elisa Di Virgilio.
Immaginate di tornare a casa e di trovare tutto al posto sbagliato, diverso da come lo avevate lasciato quando eravate usciti. C’è tutto ma niente è al posto giusto. Questo è quello che succede alla Città dei Cieli, Zefiria appunto, dal momento che le sue 25 isole sono state sparpagliate e ora non si trovano più dove dovrebbero essere. Tutto ciò si traduce, in termini di gioco e di meccaniche, con il posizionamento in modo casuale delle 25 carte isola di Zefiria in un quadrato 5×5: il nostro compito? Rimettere tutto a posto.

SCHEDA ZEFIRIA

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Zefiria – La nostra recensione

Vestendo i panni degli Spiriti del Vento avremo infatti l’ardua missione di riporre le tessere numerate nella loro posizione e per fare questo avremo a disposizione un certo numero di turni, che varia a seconda dei giocatori presenti, e un’abilità specifica, diversa da Spirito a Spirito. Va da sé, come facilmente intuibile, che Zefiria è un gioco collaborativo, tant’è che è necessario – e fortemente consigliato – discutere insieme quali mosse fare, quali isole spostare e in che ordine farlo. Naturalmente il tempo a disposizione è limitato, per noi e per gli altri giocatori. Per tutti.
Centellinando poteri, turni e abilità occorre muoversi con discrezione e muovere le isole con tantissima attenzione anche perché con una mossa errata si corre il rischio di ritrovarsi in una situazione decisamente compromessa. Completare con successo gli spostamenti non sarà facile e riuscire a mettere le isole dalla 1 alla 25 sarà piacevolmente un’impresa più ardua del previsto.
Un dettaglio da non trascurare: ogni spostamento di isole ha un costo. Sia che possiate volare con le isole ai vostri piedi, sostituire quelle dello stesso colore o dello stesso simbolo o che le possiate muovere più o meno liberamente dovrete pagare pegno, tanto quante le posizioni che andrete a sorvolare. E così ben presto gli Spiriti del Vento si trasformano in strateghi dell’esercito napoleonico o fini calcolatori che cercano di prevedere quello che accadrà non tra uno ma tra due, tre o quattro turni (con tanti auguri annessi). Il sistema di punteggio è stata un’altra gradevole sorpresa di Zefiria: questo infatti si articola tra bonus e malus a seconda che una carta – o isola – sia stata collocata nella riga e nel posto giusto, almeno nella riga giusta o nella riga e nella posizione sbagliata.

Pensato per un range da 1-4 giocatori (esiste anche la modalità singolo), Zefiria è stata una bella e gradevole sorpresa, arricchita dal fatto che si tratti di un gioco da tavolo Made in Italy. Non sarà facile ricordare sin da subito tutte le abilità di tutti e cinque gli spiriti benché queste siano rappresentate sulle rispettiva carte (i disegni a dire il vero non sono sempre così espliciti, ndr) ma, in fin dei conti il regolamento serve anche a questo. Con un’ottima scalabilità e una buona rigiocabilità, il titolo firmato Playagame Edizioni è un buon supporto per la vostra collezione: leggero ma con quella dose di strategia, potrà essere apprezzato sia dai neofiti che dai più navigati. Per quest’ultima c’è anche la possibilità di giocare con la modalità Tempesta, che naturalmente non va a semplificare le cose in quanto potrà sconquassare nuovamente l’ordine delle carte ma, questa volta, a partita in corso. NO BUENO.
La possibilità di ancorare delle isole con l’utilizzo di alcune gemme è sicuramente un buon bilanciamento ma il mio spassionato consiglio è quello di aspettare a cimentarvi con questa modalità in quanto anche la versione “base”, se così vogliamo definirla, merita.

Che sbadato! Non era mia intenzione omettere da questa recensione una qualche riga dedicata ai materiali di gioco. Le illustrazioni di Elisa di Virgilio le ho trovate sinceramente molto belle e, senza sapere bene perché, perfette per Zefiria, come se il gioco fosse costruito su di esse e non viceversa.
Concludo questo pezzo con una soffiata per voi: la prima volta di Playagame Edizioni è stata promossa.

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