Saint Seiya – I Cavalieri Dello Zodiaco: Deck Building – Recensione

Brucia il cosmo delle tredici stelle!

Saint Seiya - I Cavalieri Dello Zodiaco: Deck Building - Recensione

SCHEDA GIOCO SAINT SEIYA – I CAVALIERI DELLO ZODIACO: DECK BUILDING

Contenuto

  • 1 Tabellone
  • 200 Carte foil
  • 1 Orologio con 12 fiamme magnetiche
  • 5 segnalini Eroe
  • 25 segnalini ferita

I Cavalieri dello Zodiaco nascono nel lontano 1985 dalla mente di Masami Kurumada. Da allora abbiamo visto manga, anime, film, videogiochi e anche boardgame. L’ultimo di questi, in ordine cronologico, è Saint Seiya – I Cavalieri Dello Zodiaco: Deck Building, titolo firmato, nella sua edizione italiana, da Tsume Art. e 3 Emme Games.
Un richiamo a dinamiche di gioco semplici e alla mitica saga delle Dodici Case: ecco gli ingredienti base di questo “piatto… cosmico”.

Il cosmo del mazzo

Come facilmente intuibile già dal nome del gioco, questo boardgame è un Deck Building, da 2 a 5 giocatori, dove ogni partecipante controllerà uno dei 5 cavalieri di bronzo (Seiya, Shiryu, Hyoga, Ikki e Shun). Per chi non avesse dimestichezza con i nomi originali dei Cavalieri, stiamo parlando di Pegasus, Sirio, Cristal, Phoenix e Andromeda. Ogni eroe è composto da un mazzo iniziale di 15 carte e di un segnalino eroe. Dopo aver creato il proprio spazio da gioco, creando le zone dove collocare gli scarti, il mazzo, i personaggi feriti e le carte distrutte (queste andranno poste sotto il gettone), può iniziare la vera sfida con la pescata della mano (5 carte).

In Saint Seiya – I Cavalieri Dello Zodiaco: Deck Building non esiste un vero e proprio tabellone di gioco ma un tappetino che dispiegato permette di collocare, su quello che è il campo di gioco, 6 carte. Due spazi vengono riservati invece per la Riserva e il Mazzo degli scarti comune, con le carte eliminate durante la partita. L’orologio con le dodici fiamme (una vera chicca per gli appassionati) scandisce il tempo di gioco: quando le fiamme saranno esaurite, la partita sarà conclusa.

Prima di analizzare più nel dettaglio come si gioca, facciamo un piccolo excursus sulle carte presenti (in totale sono 200): queste si differiscono tra carte personaggi e carte armatura. Le prime rappresentano, negli angoli superiore, il costo per poterle acquistare (tramite i punteggi di forza o cosmo), mentre nella parte inferiore sono presenti il valore della carta stessa, i suoi punti vittoria e la descrizione. Le seconde invece rappresentano le armature presenti nel gioco e, a differenza dei personaggi, ogni giocatore ne potrà schierare solo una alla volta.

Ogni “cavaliere”, a turno, giocherà la propria mano (5 carte) e in base a quanto schierato osserverà il campo di gioco, per vedere se potrà acquistare una carta aggiuntiva per il proprio mazzo (da notare come la carta sull’ultima casella del campo di gioco avrà un costo di “-1” sia per Forza sia per Cosmo). Ogni cavaliere (o armatura) che verrà prelevato lascerà un posto vacante che verrà immediatamente riempito facendo scalare le altre carte presenti (e scoprendone una nuova), sempre verso l’ultima posizione.

Al termine del turno di ogni giocatore arriva la fase di mantenimento: la sesta carta presente sul mazzo di gioco viene scartata e si provvede a far scalare le carte come già fatto in precedenza, preparando il campo di gioco per il turno successivo.

Ad arricchire le dinamiche del Deck Building ci sono le peculiarità delle diverse carte: dai punti vittoria a determinate condizioni/effetti, positivi e negativi, per poi finire con i Cavalieri d’Oro. Questi, quando verranno scartati o prelevati da un giocatore, andranno a rimuovere una delle dodici fiamme dall’orologio che scandisce la durata della partita (non saranno le uniche carte a farlo, per evitare che le partite possano protrarsi per troppo tempo) e determina la sua conclusione. Terminata, si procede al conteggio dei punti vittoria e chi ne avrà ottenuti di più sarà il vincitore.

Naturalmente cavalieri di bronzo e di argento avranno un costo differente, così come a loro volta sarà diverso l’apporto che daranno alla vittoria. Il tutto è ben bilanciato ma è chiaro che fare incetta di cavalieri d’oro sarà un’ottima strategia per raggiungere la vittoria. 

Non sono da sottovalutare infine, in alcun modo, le abilità che hanno in dote tutte le carte (cavalieri o armature che siano), in quanto potranno cambiare il modo di giocare e la strategia da adottare. 

Le dinamiche di gioco di Saint Seiya – I Cavalieri Dello Zodiaco: Deck Building sono estremamente semplici e accumulando partite su partite sarà più agevole capirne i segreti, anche per il banale fatto di riuscire a ricordare le varie carte con le rispettive abilità. Questo boardgame è consigliato, inutile dirlo, a tutti gli appassionati dell’universo creato da Masami Kurumada ma la sua immediatezza e la sua struttura lo rendono un prodotto perfetto anche per chi non ha dimestichezza con i deck building o i giochi in scatola più in generale. 


Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5357 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
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