Call of Duty: Black Ops 4 – Recensione

cALL OF DUTY è TORNATO

Call of Duty: Black Ops 4 - Recensione

Il marchio Call of Duty ha cambiato molte volte pelle nel corso della sua storia, regalando moltissime gioie (ma anche qualche dolore) agli appassionati del genere. Sicuramente, tra tutte le saghe legate al franchise, quella nota come “Black Ops” ha un posto speciale nel cuore dei fan: dal primo, indimenticabile capitolo per Xbox 360 e PS3 fino all’ultimo, sperimentale sparatutto che aveva il difficilissimo compito di raccogliere l’eredità di Black Ops II.
Per questo motivo oggi siamo molto felici di essere qui a parlare di Black Ops IV, un capitolo destinato a dare nuova linfa alla serie e che, dopo le prime prove delle ultime settimane, sembra avere tutte le carte in regola per sorprendere proprio tutti.
Parlando di questo COD dobbiamo analizzare tre aspetti principali – la nuova modalità battle royale, il multi e la modalità zombie – e quest’anno c’è veramente tanta tanta carne al fuoco. Preparatevi quindi ad affrorntare ondate di non morti e a vincere la vostra personale guerra contro il mondo: questa è la recensione di Call of Duty Black Ops IV!
Call of Duty: Black Ops 4 - Recensione

Multi, multi per tutti!

Partiamo subito dal cuore del gioco e, più in generale, di tutta la serie: il multiplayer. Gli sviluppatori questa volta hanno deciso di allontanarsi un po’ dai canoni classici del franchise per venire invece incontro a quegli utenti che desiderano un’esperienza leggermente più competitiva. Il risultato a livello pratico? Un time to kill leggermente allungato e uno studio delle mappe più accurato. I campi di battaglia, nello specifico, sono stati realizzati bene anche se a dire il vero non appaiono tutti così ispirati a livello di design. Abbiamo apprezzato molto l’evidente volontà di esaltare la verticalità di alcuni scenari, così come condividiamo la decisione di lasciarsi alle spalle jetpack e macchinari vari riportando gli scontri sulla terra.
I tempi di Modern Warfare, in effetti, non sono mai sembrati così lontani e crediamo che i giocatori apprezzeranno questa sorta di ritorno al passato.
Per quanto riguarda le armi invece il bilanciamento è sicuramente buono ma i difetti non mancano, fucili d’assalto e mitragliatrici leggere la fanno ancora da padrone. I cecchini devono essere veramente abili per riuscire a fare partite sopra la media, mentre gli amanti dei fucili a pompa potrebbero avere qualche serio problema di ambientamento. Come sempre la stragrande maggioranza degli scontri avviene sul medio raggio, quindi armi a lunga o corta gittata sono inevitabilmente penalizzate.
Abbiamo notato anche qualche problema di troppo a livello tecnico, con crash improvvisi difficilmente giustificabili, errori nel posizionamento degli spawn e qualche compenetrazione poligonale… per il resto, comunque, il titolo si difende bene e anche a livello di hit box possiamo dirci soddisfatti.
Il sistema di personalizzazione del personaggio, con equipaggiamenti, livelli e serie di punti, è rimasto inalterato e costituisce ancora oggi uno dei punti di forza della serie. Anche gli specialisti con le loro abilità uniche riescono a regalare grandi soddisfazioni, ma utilizzarli senza un adeguato coordinamento con gli altri (o senza avere la giusta esperienza) può rivelarsi molto difficile.
Call of Duty: Black Ops 4 - Recensione

Morte dal passato

Come vanno gli zombie in questo nuovo Black Ops? La risposta è bene, molto bene. I non morti viaggiano che è un piacere, ed è una vera goduria farli a pezzi nelle nuove mappe e ambientazioni realizzate dagli sviluppatori. Non mancano riferimenti ai capitoli storici o personaggi classici della componente zombie della serie, ma abbiamo anche alcune gradevolissime e sfiziose novità. Non vogliamo dire troppo per evitare fastidiosi spoiler, ma vi anticipiamo che in alcune delle tre campagne narrative preparate dagli sviluppatori vi troverete a combattere i non morti sul Titanic o in un antico teatro romano. Niente male davvero…
Tra le novità di questo nuovo capitolo segnaliamo un’interessante croce delle abilità a ricarica con talenti unici per ogni specializzazione, speciali elisir da recuperare e utilizzare nelle varie mappe di gioco, una serie di rompicapo mai eccessivamente intricati e divertenti e, naturalmente una vagonata di easter egg. Le “classi”, se così vogliamo chiamarle, sono tornate anche in questo nuovo capitolo e permettono a team bilanciati e affiatati di supportarsi a vicenda facendo strage di non morti: ogni giocatore potrà sfruttare i suoi talenti e le sue abilità uniche.
A livello tecnico la modalità si difende sicuramente bene, il gioco non vacilla nemmeno con moltissimi personaggi a schermo e le hit box degli zombie sono sicuramente buone. Il doppiaggio è di prima categoria, mentre le mappe sono estremamente suggestive e intriganti con tutti i loro segreti da scoprire.
Nel complesso, quindi, possiamo promuovere a pieni voti questa nuova modalità zombie: i nuovi arrivati potranno godersi il felleing immediato delle armi e delle mappe, mentre i veterani apprezzeranno sicuramente alcuni palesi riferimenti al passato.
Call of Duty: Black Ops 4 - Recensione

Che la rissa cominci

Tra le novità di maggior peso in questo nuovo Call of Duty BO IV non possiamo non citare la modalità battle royale. Il genere ha letteralmente invaso il modo dei videogiochi negli ultimi tempi e, di conseguenza, gli sviluppatori hanno deciso di inserirlo anche nella loro storica saga. Ma come funziona questa modalità così particolare?
In giocatori in gara sono veramente moltissimi: stiamo parlando di 100 o 88 utenti connessi contemporaneamente e pronti a darsi battaglia per vedere chi sarà l’ultimo a rimanere in piedi. La mappa, come al solito, si restringe progressivamente e i vari equipaggiamenti vengono distribuiti in modo assolutamente randomico sul campo da gioco.
In sostanza questa modalità, nota come Blackout, permette ai fan del franchise di lanciarsi in una nuova incarnazione dello stesso a patto di non aspettarsi chissà che originalità… Gli sviluppatori hanno preferito andare sul sicuro, proponendo una formula già ampiamente collaudata e permettendo ai fan di provare una modalità sicuramente meno frenetica delle altre. In conclusione segnaliamo che il matchmaking, fondamentale in blackout, funziona piuttosto bene e non ci ha mai costretto ad attese eterne.

Black

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