The Ballad Singer – Recensione

La tua storia, il tuo gioco

The Ballad Singer - Recensione

Raccontare una storia degna di questo nome non è un’impresa semplice, in molti hanno tentato e fallito ma nel mondo dei videogiochi abbiamo alcuni esempi eccellenti di successo. Quello che in ambito videoludico solitamente non viene fatto però, specialmente negli ultimi tempi, è concentrarsi quasi esclusivamente sulla narrazione offrendo all’utente un mondo da plasmare con le proprie scelte e secondo le proprie inclinazioni. 

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The Ballad Singer, progetto indipendente tutto italiano che ha visto la luce grazie all’affetto e al supporto mostrato dai fan, ha quindi preso una strada poco battuta nel moderno mondo dei videogiochi e il risultato (possiamo già dirlo) è assolutamente positivo. Stiamo parlando di un gioco fantasy in cui l’utente si trova a dover prendere una serie di decisioni che, di fatto, determinano ciò che accade nell’universo che ruota attorno al titolo… Un vero e proprio gioco di ruolo, forse uno dei più puri esponenti del genere usciti negli ultimi anni. Ma andiamo con ordine: c’era una volta…

Guerra e potere

Il gioco, come abbiamo detto, si basa quasi completamente sulla storia. Le illustrazioni mostrate a schermo durante la narrazione sono molto belle, ma di fatto il giocatore può fare ben poco da un punto di vista dinamico… Se cercate un prodotto in cui correre e fare il bello e cattivo tempo, quindi, questo non è il gioco che fa per voi. In The Ballad Singer dovete solo mettervi belli comodi, godervi una storia fantasy di qualità e decidere come agire per influenzare il corso degli eventi. Il titolo ricorda molto un libro interattivo ed è un prodotto molto riuscito proprio perché la storia su cui si basa è di qualità.

Naturalmente in questa recensione non intendiamo entrare nel dettaglio per non rovinare a nessuno l’esperienza di gioco, quello che possiamo dirvi è che la trama è ambientata in un mondo in guerra in cui la magia, le creature fantastiche e gli scontri all’arma bianca sono di casa

L’utente si trova prima di tutto a dover scegliere uno tra i quattro protagonisti disponibili: un mago, un cacciatore, un guerriero e un ladro/assassino… Inutile dire che la scelta fatta influenzerà in modo radicale la partita e, di conseguenza, il titolo è estremamente rigiocabile. Le ramificazioni sono veramente moltissime, i finali sono oltre 40 e, elemento da non sottovalutare, la morte di fatto non è un game over. Ci spieghiamo meglio: nel momento in cui il giocatore dovesse compiere le scelte “sbagliate” e di conseguenza morire, la partita non si concluderà come se niente fosse. L’utente avrà infatti la possibilità di riprendere l’avventura con un altro eroe affrontando le conseguenze delle scelte fatte con il personaggio precedente.

A livello di gameplay, vista la natura del gioco, non c’è molto da dire. Il giocatore ha la possibilità di sfuggire agli effetti nefasti delle proprie scelte usando dei punti detti “destino” e i salvataggi manuali sono fortunatamente disponibili in modo limitato. Purtroppo non è possibile far crescere il proprio personaggio in modo classico, ma vedremo comunque il nostro alter ego evolversi in modo coerente alla storia acquisendo questo o quel talento.

Il cantastorie

The Ballad Singer non è un progetto estremamente riuscito solo dal punto di vista narativo, anche a livello artistico il gioco è ottimo. Le illustrazioni sono state ben curate e abbiamo apprezzato moltissimo il lavoro di doppiaggio (interamente in italiano) fatto dal team di sviluppo. Le voci narranti, vera anima del titolo, sono in grado di catturare e coinvolgere trascinando l’utente in un mondo fatto di draghi, complotti e potere. Anche le musiche non sono da meno e, pur non essendo indimenticabili, riescono a coinvolgere il giocatore accompagnandolo in un titolo che, di fatto, è in grado di portare via moltissime ore. A livello tecnico non abbiamo trovato nessun difetto degno di nota, l’avventura scorre liscia e senza intoppi e non siamo mai stati costretti a riavviare.

A livello di longevità invece, come è facile intuire, siamo a livelli altissimi. Abbiamo giocato veramente tanto a The Ballad Singer e abbiamo appena scalfito la superficie, le possibilità sono veramente moltissime e non vediamo l’ora di ributtarci nel mondo di gioco.

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