Elio – Recensione

Il nuovo film Pixar

Elio - Recensione

Senza troppo clamore mediatico, arriva in sala il nuovo film Pixar: un film solido, nerd e ricco di tenerezza. Dategli un’occasione! 

Elio – La nostra recensione

Se come noi di NerdGames siete clienti di Disney+, sicuramente vi sarete già imbattuti nelle opere delle due registe di Elio, Domee Shi e Madeline Sharafian.

Quest’ultima ha debuttato come regista sulla piattaforma con un grazioso cortometraggio della serie SparkShorts dal titolo La Tana che vi invitiamo subito a recuperare nel caso vi sia sfuggito.

Elio è un film ricco di temi: parla di tolleranza, accettazione e scoperta di sé, dell’unicità di ciascuno di noi che è una risorsa, ma può essere anche un peso se non si è compresi dalla persone care, anche se ci vogliono bene.

La carriera di Shi alla regia può essere definita breve, ma intensa: nel 2019 vince l’Oscar come miglior cortometraggio animato con Bao (proposto per la prima volta nelle sale prime di Gli Incredibili 2), per poi realizzare il suo primo lungometraggio, Red, uscito direttamente su Disney +. Al di là dei pregevoli prodotti realizzati da Shi, ci sembra doveroso sottolineare la sua importanza nella storia della Pixar: è stata la prima donna a realizzare un corto e un film per la casa di produzione  più influente degli ultimi trent’anni nell’ambito dell’animazione.

Ora, dopo vari slittamenti e il cambio alla regia – inizialmente era stato designato il co-regista di Coco Adrian Molina – arriva finalmente nelle sale Elio. Non so se sia una questione di bolla mediatica, ma la sensazione è che il ventinovesimo film Pixar stia uscendo in sala un po’ in sordina. 

Tra gli alti (Elemental e Inside Out 2) e i bassi (Onward, Lightyear) dell’ultimo decennio e la sempre più breve finestra temporale tra il passaggio in sala e l’uscita in streaming, va comunque segnalato come l’uscita di un lungometraggio Pixar non rappresenti più quell’evento memorabile e – dal punto di vista pubblicitario – martellante del periodo pre-pandemico. 

Da un punto di vista puramente realistico e pragmatico, per una famiglia risulta anche più conveniente attendere l’uscita su Disney + e, visto il periodo socio-economico, anche comprensibile. Tuttavia, il nostro invito è sempre, se possibile, di sperimentare la visione in sala, dove l’esperienza collettiva risulta visivamente ed emotivamente più significativa. 

Elio sicuramente merita il vostro tempo.

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Il titolo richiama il nome del protagonista, un bambino di origini messicane, che ha perso i genitori e ora vive con la zia Olga, ricercatrice alla Space Command, un’agenzia scientifica che monitora segnali extraterrestri. Tra i due il rapporto è molto difficile e il bambino, si sente solo e spaesato. 

Il suo desiderio è di cambiare vita, addirittura pianeta. E grazie alla sua cocciutaggine e passione, riesce nel suo intento. Si ritrova, infatti, nel Comuniverso, a contatto con gli extraterrestri provenienti da vari pianeti e galassie che lo credono ambasciatore del Pianeta Terra. Lo stesso Elio, per non tornare a casa, si offre di trattare la pace con Lord Grigon,re di Hylurg e nemico della tollerante comunità aliena. Sarà l’incontro con il figlio di Grigon, Glordon, a chiarire le idee al piccolo umano su cosa significa essere amati e accettati, nonostante tutto.

Elio è un film ricco di temi: parla di tolleranza, accettazione e scoperta di sé, dell’unicità di ciascuno di noi che è una risorsa, ma può essere anche un peso se non si è compresi dalla persone care, anche se ci vogliono bene. Risulta facile empatizzare con Elio, un bambino dalla storia triste, ma mai rassegnato a trovare un suo posto nel mondo, anche a costo di abbandonarlo

Lo sguardo dell’adulto non può allo stesso tempo non sentirsi vicino alla zia Olga (doppiata in originale da Zoe Saldana), una ragazza improvvisamente madre, spaventata da questa nuova sfida, ma pronta a non mettere mai da parte il piccolo Elio. Anche il rapporto padre-figlio che ci viene presentato, quello tra Grigon e Glordon, è un bello spaccato di realtà su come l’Amore sia a volte davvero facile da dimostrare, ma difficile da spiegare.
Ciò che rende il film interessante e allo stesso tempo divertente, è l’amore smisurato che trasmette verso la fantascienza anni ‘80: ci sono espliciti riferimenti a pietre miliari come Incontri ravvicinati del Terzo Tipo, E.T. l’extraterrestre, Terminator 2 e The Last Starfighter (uscito in Italia con il titolo di Giochi Stellari). Il film farà scoprire al pubblico più giovane anche una “antica” tipologia di nerd che utilizzava una forma di social network analogica: la radio! Ma su questo non vi dirò altro.

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Informazioni su Mauro Orsi 184 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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