After Us – Recensione

Le scimmie sono tornate

After Us - Recensione

Volete qualcosa con vibes a Il pianeta delle scimmie? Magari un gioco che sia adatto a tutti, anche a chi ha meno esperienza, e possa essere giocato eventualmente in solitario? Non temete, MS Edizioni, che ringrazio per la copia review, offre qualcosa che fa al caso vostro: After Us.

SCHEDA AFTER US

Contenuto

  • 1 tabellone
  • 6 plance giocatore (1 per colore)
  • 12 segnalini giocatore (2 in ognuno dei 6 colori)
  • 24 dischi azione (4 in ognuno dei 6 colori)
  • 48 carte iniziali (6 gruppi di 8 Tamarini)
  • 120 carte tribù di livello 1 e 2 (Scimpanzé, Gorilla, Mandrilli e Oranghi)
  • 120 segnalini cibo in legno (40 fiori, 40 frutti e 40semi)
  • 47 segnalini energia in cartone
  • 7 tessere oggetto… e 6 carte riassuntive (1 per giocatore)

After Us – La nostra recensione

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Ambientato nel 2083, quando l’umanità è ormai estinta da tempo e la natura si sta reimpossessando della Terra. Le scimmie, nel mentre, si stanno evolvendo, raggruppate in tribù, e stanno apprendendo a usare i resti della civiltà umana, dimostrando un’intelligenza sempre maggiore. Sarete a capo di una tribù, inizialmente piuttosto esigua, ed avrete un obiettivo semplice: crescere ed accumulare punti vittoria fino a vincere sugli altri.

Le regole del gioco sono semplici, permettendo anche ai giocatori meno esperti di godersi le partite, fin dalle prime volte. L’obiettivo è immediato: vince chi raggiunge per primo 80 punti vittoria.
Il gioco è articolato su più round, in cui ogni giocatore svolge il proprio turno simultaneamente agli altri. Ci sono tre sotto-fasi per turno, ma ciò che dovrete fare essenzialmente sarà usare le carte del vostro mazzo per ottenere risorse, scimmie di varie tipologie e punti vittoria. La meccanica di gioco, come anticipato, è molto lineare e di tipo deck building. Ogni inizio round, nella fase di assemblea dei primati, rivelate le prime quattro carte del vostro mazzo e ottenete risorse o punti vittoria in base ai simboli indicati. Otterrete solo le ricompense dei quadratini “chiusi”, risolvendoli dall’alto verso il basso. Questa dinamica permette di inserire sia un elemento di gestione risorse che di gestione combo. Risolta questa fase, potrete attrarre altre tipologie di scimmie e, infine, riposarvi (preparandovi al round successivo).
Inizierete con una tribù di soli Tamarini e avrete modo di ampliarla, sbloccando così le abilità speciali di ogni tipologia di scimmia. Come detto, ormai gli uomini non sono più presenti, ma ci sono dei resti della loro antica civiltà con cui potrete interagire, attivandone gli effetti.

Le regole sono immediate, richiedono poco tempo per essere apprese e permettono di entrare subito nel vivo del gioco, dandogli un grande punto vantaggio.
Può essere apprezzato sia da chi si sta affacciando ai deck building e gestione risorse, sia da chi ha più esperienza. Ha inoltre un’ottima scalabilità, dato che il regolamento prevede anche la variazione in solitario. È possibile sviluppare strategie diverse per il raggiungimento dell’obiettivo, stimolando anche la voglia di rigiocarlo per provare nuove tecniche.

Da un punto di vista della componentistica e grafico, mi è piaciuto tantissimo. Le plance giocatore e le carte sono davvero ben curate e di ottima qualità. Mi è piaciuto tanto poi che le plance fossero diverse per colori e tema, un dettaglio in più che dimostra un alto livello di cura.
Unica pecca, dal mio punto di vista, è che c’è davvero poca interazione; ad eccezione di un’azione nella sotto fase di acquisizione nuove scimmie, i giocatori svolgono le azioni in simultanea e, per questo, un po’ in “solitaria”.

Si rivela comunque un gioco duttile, che si presta a serate con giocatori abituali e neofiti, a partite in solitario e in gruppo. Meccaniche semplici, ma che permettono di strutturare una strategia e sfidano al raggiungimento della vittoria; insomma, decisamente consigliato!

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