Hand-to-Hand Wombat – Recensione

Be Evil, be Wombat

Hand-to-Hand Wombat - Recensione

Il wombat, o vombato, come dir si voglia, è quell’animale noto ai più per i suoi escrementi, caratterizzati dalla curiosa forma cubica. Non siamo qui però per fare della divulgazione scientifica ma per parlare di Hand-to-Hand Wombat, il party game per 3-6 giocatori firmato Asmodee (che ringraziamo per la copia review, ndr). Preparatevi per sfide all’ultimo colpo dove solo una squadra potrà essere vincitrice. Trionferanno i buoni o i cattivi?

SCHEDA HAND-TO-HAND WOMBAT

Contenuto
  • 3 Torri Wombat (3 supporti e 18 mattoncini impilabili)
  • 1 Ring (il coperchio della scatola)
  • 10 carte Wombat
  • 6 carte riassunto
  • 1 tessera punteggio
  • 2 segnalini punteggio

Hand-to-Hand Wombat – La nostra recensione

Il wombat è un animale carino e coccoloso (semicit.) ma tra questi paffuti animali si nasconde qualcuno che ha un lato diabolico. In Hand-to-Hand Wombat due squadre si sfideranno in quello che può essere considerato il più classico degli scontri epici: buoni vs cattivi. I primi dovranno costruire delle torri (3 per la precisione) mentre i secondi, va da sé, dovranno impedire il raggiungimenti di questo risultato. Facile no? Non proprio, perché per ottenere questo traguardo si avranno gli occhi chiusi.

All’inizio della partita ogni giocatore riceve una carta con indicato il ruolo da ricoprire durante la partita, naturalmente senza svelarlo agli altri. Ed è qui che si viene a conoscenza della propria missione: erigere le torri Wombat oppure sabotarne la realizzazione. Per farlo è necessario coprirsi il volto con una mano mentre con l’altra, SOLO con l’altra, bisogna agire all’interno dell’arena che altro non è che la scatola stessa del gioco (sempre grande sostenitore del riutilizzo dei materiali in modo intelligente, ndr). Chi possiede il Wombat “del lato chiaro” deve quindi impilare i mattoncini all’interno dell’apposita torre, dal più grande al più piccolo mentre “il lato oscuro” del Wombat dovrà porsi come ostacolo, il tutto seguendo alcune semplici regole di buona condotta:

• È vietato aprire gli occhi, usare più di una mano, mettere i mattoncini fuori dalla scatola, rimuovere la base dei supporti.
• È consentito comunicare, proteggere una torre con la mano, tenere in mano i mattoncini, togliere mattoncini da un supporto

Tutto questo avviene in 90 secondi che sapranno essere sorprendentemente eterni così come istantanei. In un minuto e mezzo dovete quindi perseguire il vostro fine a tutti i costi e, terminato il conto alla rovescia, si rimuove la mano dal volto e si guarda il risultato di quella frenetica lotta di dita e mani e si procede con l’assegnazione dei punti. Se tre torri sono complete la squadra buona riceve 2 punti, se due torri sono complete invece ottiene solo 1 punto; se al contrario due torri sono incomplete 1 punto per la squadra cattiva che ne totalizza 2 se nessuna torre è completa. Chi vince? La prima squadra che arriva a 3 punti. Terminata la fase di punteggio, qualora non ci fosse un vincitore, si procede con il voto: questa fase consiste nel cercare di individuare il wombat cattivo ed eliminarlo dalla partita. Senza comunicare ognuno punta il dito contro il suo sospettato (o verso l’alto se non ha un indiziato); successivamente si procede a una discussione alla conseguente votazione finale. Se la maggioranza ha indicato un giocatore questo viene escluso altrimenti nessuno viene eliminato e si procede al round successivo.

È vero che a volte si può eliminare la persona sbagliata (capitato raramente durante le nostre prove ma forse il wombat cattivo è stato “troppo” cattivo, ndr) ma comunque questa fase non compromette la vittoria della squadra cattiva anche se complica moltissimo il raggiungimento, specialmente in una partita con pochi giocatori. L’impressione è che questa fase sia un po’ una forzatura per inserire qualcosa di diverso ma ritengo che il gioco funzioni benissimo – forse meglio – senza questa fase, soprattutto se attorno al tavolo siete solo in 3 persone.

Ad arricchire ulteriormente le meccaniche e il divertimento ci sono anche le carte wombat, che danno particolari abilità (restrizioni più che altro) ai wombat della squadra buona. Può capitare che per esempio un giocatore non possa rimuovere blocchi dalle torri oppure non possa raccogliere mattoncini dal ring, giusto per fare qualche esempio. L’inserimento di queste specifiche è sicuramente interessante, va da sé che è richiesta ai giocatori la massima correttezza nell’applicazione di queste carte ma altrimenti, che divertimento c’è?

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Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5606 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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