Non chiamatelo Life is Strange

Un viaggio all'interno del mondo di Arcadia Bay tra passato, presente e futuro...

Non chiamatelo Life is Strange

La vita è strana, si sa. È imprevedibile e spesso frutto di scelte di cui, inizialmente, si ignorano le conseguenze e gli effetti. Solo alla fine, o comunque in determinati momenti, si possono vedere i frutti di ciò che è stato seminato. Dontnod Entertainment è riuscito a trasportare tutto questo (il vissuto, il peso delle decisioni e la responsabilità nel creare il proprio destino) all’interno di un videogioco che in breve tempo è riuscito a conquistare fama e consensi presso pubblico e critica.
Life is Strange è un gioco diverso e sul mercato videoludico è difficile poter trovare qualcosa che si possa avvicinare a quanto creato da Dontnod.
Ed è proprio qui, all’interno di questo microuniverso, del mondo di Max, Chloe e di Arcadia Bay, che non bisogna commettere errori ed effettuare le dovute distinzioni, perché c’è Life is Strange e c’è Before the Storm.

Doverose premesse

Premessa: Life is Strange è Life is Strange e Before the Storm è Before the Storm.
Per questo motivo, in questo articolo, i due titoli saranno indicati come menzionato poco sopra, anche per evitare scomode confusioni e non creare inutili incomprensioni, decisamente non necessarie. L’idea e lo spunto per la stesura di questo scritto arriva dopo aver giocato e concluso Before the Storm, prequel sviluppato da Deck Nine Games e che vede come protagoniste Chloe e Rachel, volti già ben noti al pubblico della serie.
Dontnod, nell’aprile del 2013, quando ha iniziato lo sviluppo di Life is Strange, ha dato vita a un mondo nuovo, capace di far innamorare giocatori di tutto il mondo. Questo universo è cresciuto, è cambiato ed ora resta in attesa di qualcosa…
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Arcadia Bay: paradiso…

In un epoca dove i videogiochi puntano sempre più costantemente al raggiungimento del miglior livello grafico possibile, procedendo di pari passo verso un realismo accentuato, esistono alcuni prodotti che invece provano a distaccarsi da questo, senza per forza puntare fortemente sul gameplay o sulle prestazioni ma concentrandosi semplicemente (per così dire, giusto per) sulla trama.
Life is Strange rientra a pieno in questa categoria: Max, la sua storia, la sua vita, il suo passato, Chloe e tutta Arcadia Bay regalano un vortice di emozioni capaci di togliere il fiato, di far tenere lo sguardo fisso sullo schermo del televisore, o sul monitor, incredulo per quanto appena visto e provato, incredulo per quanto appena giocato e creato con le proprie azioni e le proprie dita. Già, perché Life is Strange “vive”, vibra, suscita emozioni, scava nei cuori e crea solchi nell’anima facendo riscoprire quell’immenso e meraviglioso piacere di giocare, troppo spesso rimasto assopito dietro grafiche e prestazioni all’avanguardia.
Il lavoro di Dontnod crea un rapporto unico con chi è seduto “dall’altra parte”, ognuno con la propria storia. Questa sorta di intimità, questo sentirsi parte (e protagonista) di Life is Strange, è stata una delle cause che hanno portato al successo il titolo, ora entrato a pieno diritto in quella particolare sfera di giochi da provare e da sperimentare almeno una volta nella vita.
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…E inferno

Sulla scia di questa magia, di questo entusiasmo e sì, di questo amore, quando è stato mostrato al mondo per la prima volta al mondo Before the Storm, durante il mese di giugno del 2017, tra i fan della serie si è riaccesa una scintilla che in breve tempo è riuscita a divampare trasformandosi prima in fiamma e poi in incendio. Solo che gli incendi sono destinati a spegnersi prima o poi, sempre.
Before the Storm ha illuso, creato aspettative, desideri e speranze che sono naufragate come un transatlantico andatosi a schiantare contro un iceberg in una lontana notte di aprile.
Le premesse c’erano tutte per un nuovo titolo d’impatto degno di Life is Strange: stessi luoghi, stesse musiche (ah, le musiche!), stessi personaggi, stesse dinamiche e gameplay. Al momento dell’annuncio, tutti i fan hanno sperato di poter rivivere quelle stesse emozioni e sensazioni. L’assenza di Max da questo prequel, inutile negarlo, ha suscitato qualche dubbio e incertezza ma il primo episodio ha donato speranza, come il sorgere di nuovo giorno. Il personaggio di Rachel, la nuova Chloe, perché di una nuova Chloe si tratta, nuove storie e nuove interazioni tra i personaggi: tutti gli ingredienti sembravano essere al loro posto per una ricetta succulenta e prelibata. Il primo episodio, Svegliati, è stato in grado di tenere aperta quella porta, appena accostata, come la speranza di essere di fronte a un nuovo Life is Strange, in tutto e per tutto.
Le ottime premesse, che sono state ottime, sono però scemate fino al terzo e ultimo episodio, L’inferno è vuoto, dove la magia si è di fatto spenta. Quella scintilla, quella profondità nell’animo, quell’evolversi nelle dinamiche di crescita dei personaggi, tutto questo si è andato a perdere, inghiottito da una trama nel complesso poco ficcante e nettamente al di sotto delle aspettative. Before the Storm non è Life is Strange, non riesce a pulsare, non riesce a vibrare, a essere quello che Life is Strange è stato. Le scelte, alla fine, quando occorre fare il resoconto e tirare una riga, non sono state così nette e laceranti come quelle create da Dontnod (niente spoiler!) e hanno lasciato una strana sensazione di vuoto, di mancanza, come se si fosse terminato un puzzle dimenticando alcuni pezzi e risultando incompleto.

Commento finale

Before the Storm non è Life is Strange. Quella che può sembrare allo tempo stesso un’ovvietà o una scomoda realtà, è in realtà il risultato di quanto visto con le avventore di Rachel e Chloe. Il lavoro di Deck Nine Games, per quanto apprezzabile, alla fine non riesce a raggiungere i livelli di Dontnod distanziandosi quindi da quanto visto qualche anno fa quando Max e Chloe debuttarono nel mondo videoludico. Quando tornerà Life is Strange? Ora è troppo presto per dare una risposta ma la certezza dello sviluppo di un sequel è sicuramente una speranza, una luce che brilla nella notte o, se preferite, il battito d’ali di una farfalla diretta verso nuove destinazioni.


Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5357 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
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Fondatore e ideatore di NerdGames.it
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