Waterfall Park – Recensione

Il tuo parco divertimenti

Waterfall Park - Recensione

Costruire un parco divertimento può rivelarsi più difficile di quanto non si possa pensare, con la scelta delle attrazioni, del loro posizionamento e della loro estensione. Se a questo ci aggiungi anche le contrattazioni ecco che la faccenda si complica. Waterfall Park è un gioco da tavolo firmato Asmodee – che ringraziamo per la copia review – che vi metterà nei panni di impresari pronti a tutto per diventare il più ricco di tutti.

SCHEDA WATERFALL PARK

Contenuto
  • 1 tabellone
  • 78 carte location
  • 72 tessere attrazione
  • 1 tessera consultazione
  • 120 basi (24 per colore)
  • 1 indicatore di round
  • 100 monete
  • 1 regolamento

Waterfall Park – La nostra recensione

Un parco acquatico è sempre qualcosa che ha su di noi un certo fascino, per la presenza dell’acqua (ovvietà numero 1), perché è diverso dagli altri, perché solitamente ci si va in estate (ovvietà numero 2) e per altre ragioni che ognuno può trovare dentro di sé. Ma costruire un parco, dargli vita e strutturarlo, è una cosa totalmente diversa, soprattutto se l’obiettivo ultimo è quello di fare quattrini.

In Waterfall Park, gioco di Karsten Hartwig per 3-5 giocatori, il nostro obiettivo è quello di diventare il miglior imprenditore senza farci scrupolo dei nostri rivali, seduti al nostro stesso tavolo. Per fare tutto questo abbiamo 4 round (il gioco infatti non si dilunga troppo, restando abbastanza contenuto nella sua durata) duranti i quali daremo vita alle nostre attrazioni. Ogni round si suddivide in 4 fasi, che si vanno a ripetere: nella prima si scelgono quali location del parco tenere (indicate con un numero in base alle carte pescate); nella seconda – il cuore pulsante del gioco – si rivelano queste insieme alle attrazioni ottenute all’inizio del turno dando vita alla fase di contrattazioni; nella terza si piazzano le proprie attrazioni, frutto di dure ed estenuanti trattative mentre nella quarta fase di procede a incassare quanto fatto.

Come detto però tutto il gioco ruota attorno alla seconda fase, quella dedicata agli scambi. Qui potete proporre location, soldi, attrazioni o una libera combinazioni di questi elementi senza alcun limite. Va da sé che scegliere una location ambita da molti vi renderà più forti in questa fase e potrete strappare il contratto migliore. Questa stessa fase è anche la discriminante sulla durata del gioco: se siete dei riflessivi o ne avete al tavolo, ecco che la durata media di 45 minuti andrà a dilatarsi senza troppe remore. Se invece siete degli imprenditori spicci che non si fanno abbindolare da troppe parole, potreste anche cavarvela con meno rispetto a quanto indicato.
Ma con quale criterio fare scambi? Seguendo naturalmente le regole di incasso: più attrazioni dello stesso tipo saranno adiacenti fra loro (fino al massimo consentito da quel tipo di attrazione) più soldi incasseremo nell’ultima fase del round. Quindi, per quanto possa sembrare banale il gioco in realtà non lo è, e il livello di strategia può spingersi più in profondità di quanto si possa inizialmente pensare (qualcuno ha detto Monopoly?, ndr): le scelte adottate nella prima fase diventano fondamentali per la seconda e così via a catena. Certo è vero che è comunque presente una certa dose di alea, frutto delle carte pescate a inizio round ma è altrettanto veritiero che potrete sempre scartane qualcuna. Il numero di carte pescate e da scartare varia in base ai giocatori presenti.
Così facendo quindi i turni si susseguono fino alla conclusione del quarto, che decreterà il vincitore.

Tutto questo è condito da elementi di gioco colorati, qualitativamente di buona fattura con un tabellone che va ad animarsi sempre di più diventando un altro partecipante a tutti gli effetti. Le tessere attrazioni, le loro basi e anche le carte location sono molto variopinte e anche le grafiche utilizzate per rappresentare le giostre, chioschi etc. sono assolutamente gradevoli alla vista. Waterfall Park, senza troppi giri di parole, è un gioco divertente, nel più ampio senso del termine: da vedere, da giocare, da scoprire e da riscoprire. Forse il livello di rigiocabilità non è eccelso, specialmente con lo stesso gruppo di giocatori anche perché, capite le meccaniche, le trattative si faranno più ardue e toste, portando dritti verso lo sfinimento.
Se però non vi spaventa fare sgarbi ai vostri amici o se volete tirare fuori l’imprenditore che avete sempre tenuto sagacemente nascosto, Waterfall Park vi aspetta!

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Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5996 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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