Destiny 2: Ombre dal Profondo – Recensione

Dall'oscurità alla luce

Destiny 2: Ombre dal Profondo - Recensione

Destiny 2 è ormai completamente nelle mani di Bungie, software house che ha regalato agli appassionati di questo franchise gioie e dolori espansione dopo espansione. Shadowkeep, Ombre dal profondo se preferite, ha lo scopo di inaugurare un vero e proprio nuovo corso per il titolo e per tutto il mondo che ruota intorno ad esso… L’idea del team di sviluppo è chiaramente quella di rinfrescare la formula con una storia nuova di zecca e con una quantità industriale di nuovi contenuti e di chicche per gli appassionati. La domanda però sorge spontanea: il prodotto vale il prezzo del biglietto? E’ in grado di tenere incollati per altre decine di ore i giocatori a Destiny 2? Dopo aver analizzato ogni singolo dettaglio di questa nuova espansione siamo finalmente in grado di darvi una risposta, iniziamo!

Una storia oscura

Partiamo da uno degli elementi più intriganti di questa nuova espansione: la storia. Ombre dal profondo propone una trama che ha come ambientazione la suggestiva Fortezza Scarlatta e che, ancora una volta, mette il nostro guardiano alle prese con cataclismi ben più grandi di lui. La narrazione strizza più volte l’occhio alle vicende raccontate in passato e non mette tutto in bella mostra davanti al giocatore… Per tutto il tempo le vicende raccontate sono circondate da un alone di mistero e da un tono generale leggermente più mistico e fumoso rispetto a quanto visto nel gioco base e nel precedente capitolo della serie. Non intendiamo scendere nel dettaglio per evitare fastidiosi spoiler, ma possiamo sicuramente dire che questo stile narrativo ci ha colpiti e siamo convinti che se gli sviluppatori continueranno a seguire questa strada regaleranno moltissime gioie agli appassionati. Unica nota dolente relativa a questo aspetto del gioco è il finale, a parer nostro troppo affrettato e con troppi scenari aperti che sicuramente verranno esplorati nel corso dei prossimi mesi. 

Uno degli aspetti che sicuramente ci ha colpiti maggiormente di questa nuova espansione è l’ambientazione lunare, già vista in passato nel franchise, e le suggestive architetture pensate per i campi di battaglia: gli sviluppatori hanno cercato di regalare agli appassionati qualcosa di memorabile e crediamo che, almeno in parte, ci siano riusciti.

Finisher e molto altro

Veniamo ora alle novità più legate al gameplay, quelle che nel lungo periodo saranno indubbiamente destinate ad avere un impatto maggiore. Per prima cosa il sistema di armature è stato modificato, con l’aggiunta di tre nuovi parametri (forza, intelletto e disciplina) che permettono all’utente di personalizzare in maniera ancora più marcata la propria build. In passato Bungie ha spinto molto sull’anima rpg del gioco e sembra proprio che il team di sviluppo non voglia abbandonare questa strada… una decisione pienamente condivisibile. Sono state introdotte modifiche per armi ed equipaggiamenti che, di fatto, permettono a ogni giocatore di creare un guardiano su misura che si adatti perfettamente al proprio stile di gioco. Il sistema è piuttosto profondo e funziona abbastanza bene, ma a volte si rimane delusi dall’impatto che i nostri aggiustamenti hanno poi effettivamente in-game e questo può lasciare un po’ l’amaro in bocca. 

Sicuramente il tutto appare un po’ confusionario a una prima occhiata e può spiazzare i giocatori più inesperti, ma dopo un po’ di ore si riesce a intravedere un senso nel caos che appare a schermo e l’utente impara a gestire la mole di dati relativi a armature, armi, nemici, slot e così via.

Per quanto riguarda i nemici in questa nuova espansione troviamo alcune gradite novità, ma non segnaliamo progressi per quanto riguarda l’intelligenza artificiale… Gli scontri, per quanto divertenti, sono spesso lineari e non riescono sempre a catturare completamente il giocatore. 

Dal punto di vista tecnico, invece, non ci possiamo lamentare: nel corso della nostra prova su non abbiamo riscontrato difetti evidenti e anche a livello di connettività il gioco si è difeso più che bene. Certo, avremmo gradito qualche progresso rispetto al passato, qualche novità oltre alle animazioni legate alle finisher nuove di zecca ora a disposizione dei giocatori, ma il prodotto finale è di qualità e non ci possiamo sicuramente lamentare.

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