Argylle – La super spia – Recensione

Il ritorno alla regia di Matthew Vaughn

Argylle – La super spia - Recensione

Il ritorno di Matthew Vaughn al cinema di spionaggio è un evento sicuramente molto atteso tra gli appassionati. Il regista inglese, molto prolifico, ha una carriera solida con film che puntano al divertimento e all’intrattenimento puro. Il suo cinema è carico di umorismo, violenza e azione folle. La sua carriera ha toccato molti generi, sia come regista che come produttore. Tra i titoli che spiccano c’è The Pusher con Daniel Craig, la saga di Kick-Ass, e la trilogia di Kingsman.

Argylle – La super spia – La nostra recensione

Due anni dopo aver chiuso la trilogia con The King’s Man – Le origini, Vaughn torna al cinema di spionaggio con Argylle, accompagnato da grandi star come Bryce Dallas Howard, Henry Cavill, Dua Lipa, John Cena, Bryan Cranston, Samuel L. Jackson e Sam Rockwell.
Quella che viene raccontata è la storia di Elly Conway (Bryce Dallas Howard), una scrittrice di bestseller di spionaggio tanto solitaria da uscire raramente di casa. L’idea di felicità della donna è trascorrere una serata davanti al computer in compagnia del suo gatto Alfie. Ma quando le trame dei suoi libri, incentrate sull’agente segreto Argylle (Henry Cavill) e sulla sua lotta per smantellare una rete di spionaggio globale, iniziano ad avere una strana somiglianza con le operazioni segrete di una vera organizzazione di spionaggio, la sua tranquillità diventerà solo un lontano ricordo…
Lo scenario è diviso in tre grandi atti, i primi due pieni di colpi di scena e grandi rivelazioni, con molta azione, tanto ritmo e momenti divertenti e talvolta assurdi, a differenza del terzo. Una volta che la grande rivelazione viene svelata, infatti, Argylle diventa un thriller di spionaggio ordinario, perdendo il suo lato più divertente.

La sceneggiatura di Jason Fuchs è strutturata attorno a una serie di colpi di scena e capovolgimenti, alcuni dei quali più prevedibili di altri. Con ognuno di essi, Vaughn, grazie all’ingegnosità inquieta della sua messa in scena, in particolare quando si tratta di azione, crea più livelli nella storia: l’avventura nel mondo reale di Elly e Aidan e le imprese letterarie di Argylle e la sua squadra. I toni di questi due strati narrativi iniziano a contagiarsi a vicenda e la realtà di Elly diventa sempre più fantastica.
Nella prima parte del film sono tante le domande che ci si pone e i misteri messi in scena, con lo scorrere del tempo tutti i pezzi della storia vanno al loro posto, la verità sull’agente Argylle e sul ruolo di Elly viene svelata. Ogni dubbio e preoccupazione riguardo al fatto che ciò che stiamo vedendo si sarebbe rivelato insensato viene spazzato via. Insomma tutto viene perfettamente spiegato e chiarito, ma ad un certo punto il film perde la strada e si trasforma in una commedia sciocca e troppo dilatata. Una serie di scene assurde e un finale eccessivamente lungo trasformano un film potenzialmente eccezionale in uno semplicemente buono, ma imperfetto.
Questo perché nel finale le scene d’azione diventano esagerate e richiedono una sospensione dell’incredulità troppo elevata. La pellicola dura 2h e 20 minuti, un tempo eccessivo per un film divertente ma che, a parte i colpi di scena, non ha molto da raccontare, difatti nell’ultima parte la visione comincia a risultare un po’ monotona.

L’alchimia tra gli attori colpisce nel segno, sia per quanto riguarda i tempi comici che l’azione. Lo sviluppo dei personaggi principali è ben costruito e le scene d’azione sempre ben coreografate e dirette.
Per quanto riguarda l’umorismo, è presente e contribuisce al ritmo elevato del film. Che si tratti delle battute, di certe rivelazioni o anche nel mezzo di scene d’azione, è vario e fa ridere, soprattutto le scene con il gatto Alfie.
In conclusione, Argylle è un film che mescola perfettamente azione e umorismo, dotato di un buon ritmo, un’ottima colonna sonora e un grande cast che non mancherà di conquistare il pubblico, pur non regalando nulla di nuovo o eclatante nel panorama cinematografico di questo inizio anno.
Argylle è anche un libro, uscito in Italia agli inizi di gennaio, è scritto proprio da Elly Conway, pseudonimo sotto cui si cela un’autrice misteriosa. Il libro è il primo di una serie di volumi sulle avventure dell’agente segreto Aubrey Argylle, una spia problematica e dal passato oscuro. La trama del film però non riprende le gesta dell’agente Argylle narrate nel libro.

Recensione a cura di Cinzia Zagato

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Informazioni su Mauro Orsi 136 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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