Say Anything – Recensione

Il gioco delle risposte assurde

SAY ANYTHING RECENSIONE

Nel panorama dei party game esiste un sottogenere di giochi da tavolo che fanno delle parole la loro caratteristica principale. Giusto per qualche esempio, la mente viaggia a titoli come Just One, Letter Jam oppure Fiesta de los Muertos, proprio per citarne alcuni: in questo calderone di board game pensati per il vostro divertimento in compagnia si va ad aggiungere Say Anything, distribuito in Italia da dV Games, che ringraziamo per la copia review.
Pronti a rispondere a domande nel modo più assurdo possibile?

SCHEDA SAY ANYTHING

Contenuto

  • 400 domande (80 carte)
  • 8 lavagnette
  • 8 pennarelli cancellabili
  • 16 segnalini
  • 1 segnapunti riscrivibile
  • 1 regolamento

Say Anything – La nostra recensione

Se siete persone riflessive e a volte vi ponete le domande più assurde, sull’esistenza della vita o meno, state per leggere la recensione del gioco che fa per voi. Giocare a Say Anything, come di fatto ogni party game, non richiede l’apprendimento di chissà quale regolamento mastodontico: il tutto si riduce, nel volere essere il più essenziali possibili, a un’unica cosa, cioè rispondere liberamente alle domande che ci verranno poste.

A ogni giocatore viene distribuita una lavagnetta, due segnalini dello stesso colore e un pennarello cancellabile. Stabilito il Giudice del primo turno (si parte con il giocatore più giovane) si può iniziare.
Il Giudice pesca una carta dal mazzo e sceglie una delle cinque domande presenti, leggendola ad alta voce a tutti i partecipanti. I giocatori iniziano così a scrivere le loro risposte, piazzandole a faccia in su in modo che il giudice possa leggere agevolmente tutte le soluzioni e, una volta che le risposte saranno sul tavolo, possa scegliere segretamente quella vincente semplicemente appuntando – direttamente sulla propria lavagnetta – un segno sul colore corrispondente. Di contro gli altri giocatori proveranno a indovinare quale sia stata la risposta scelta dal giudice, puntando i due gettoni che hanno a disposizione (è possibile puntarli entrambi sulla stessa risposta). Una volta rivelata la scelta vincente, ecco che si procede con il conteggio dei punti con dinamiche interessanti e, per certi aspetti, imprevedibili.

Il punteggio viene calcolato come segue:

  • 1 punto all’autore della risposta scelta dal giudice
  • 1 punto al proprietario di un segnalino sulla scelta dal giudice
  • 1 punto al giudice per ogni segnalino piazzato sulla risposta che ha scelto fino a un massimo di 3 punti

Con questo sistema di assegnazione punteggio, ogni giocatore, per ogni turno, non potrà totalizzare più di 3 punti, impedendo così impossibili fughe verso la vittoria anche dopo solo un paio di domande o tre. Stabiliti i punti, si cancellano le risposte, si cambia Giudice e si procede con un nuovo turno fino al dodicesimo, al termine del quale sarà decretato il vincitore.

Dinamiche semplici e divertenti fanno di Say Anything il party game perfetto per le vostre serate all’insegna dei giochi leggeri e senza troppi pensieri da dover fare. Per rendere ancor più frenetico e concitato il tutto, sarebbe stato interessante avere un limite entro cui scrivere la propria risposta (tramite una banalissima clessidra) onde evitare che, per esempio, si debba aspettare che l’ultimo pensatore del gruppo debba ancora scegliere cosa scrivere.
Naturalmente più il gruppo è composto da persone che si conoscono più il divertimento sarà garantito, con gag, riferimenti e citazioni che porteranno risate per tutta la serata.
Ottima infine la resa dei materiali, dai pennarelli alle lavagnette, fattore imprescindibile per la buona riuscita del gioco.

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Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5384 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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