Elsa, Morandi & l’Uovoverde – Recensione

Una strega e un pittore

Elsa, Morandi & l’Uovoverde - Recensione

Una strega e un grande pittore del Novecento. I giocattoli di lei e le bottiglie di lui. Il rifiuto di diventare una fattucchiera e il rifiuto di essere un insegnante. La voglia di sognare di entrambi e un Uovoverde (nessun refuso) per tornare alla realtà. Non sono stato molto chiaro? Benone!

Elsa, Morandi & l’Uovoverde – La nostra recensione

Sarah Mazzetti è un’artista molto interessante, vincitrice di diverse onorificenze legate al mondo dell’illustrazione. La graphic novel di cui parliamo oggi è una bella commistione di immagini e parole, ma siamo ben lontani dal mondo del fumetto classico: Elsa Morandi & L’uovoverde è un libro per sognatori e per coloro che ricercano un significato in ciò che stanno facendo. E il tema è trattato con leggerezza, colori,forme e parole. Le parole della piccola Elsa, bambina di nove anni che vuole imparare a dipingere, anziché andare a scuola di magia.

Le forme e i colori delle bottiglie di Giorgio Morandi, rinchiuso nel suo studio di Bologna a creare. Attraverso i suoi personaggi, Mazzetti ci racconta una storia alla Michel Gondry nella quale i due protagonisti vogliono esprimersi liberamente. Ma si sa: la libertà ha un costo e a volte è necessario andare oltre il pensiero razionale per trovarsi; é necessario addentrarsi nel mondo onirico, serve dialogare con dei giocattoli, serve utilizzare le bottiglie come case.

Non vi torna nulla? Meno male! Questo volume ha bisogno dei vostri occhi per essere letto (velocemente) e vissuto dal suo lettore. Lanciatevi anche voi in questa avventura. Se poi volete tornare alla realtà, cercate l’Uovoverde.

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Informazioni su Mauro Orsi 136 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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