Life is Strange 2 | Recensione Episodio 2 – Rules

Le regole per la libertà

Life is Strange 2 recensione episodio 2

Sono passati diversi mesi da quando Sean e Daniel hanno lasciato la loro casa, in fuga, alla ricerca di una nuova dimora, di un posto sicuro. È vero, solitamente i tempi di attesa a cui Dontnod ci aveva abituati erano differenti, più brevi, ma con Life is Strange 2 gli sviluppatori hanno dichiarato di voler curare maggiormente la realizzazione di questo capitolo e per questo motivo hanno chiesto ai fan una maggiore pazienza. Ora, con l’uscita del secondo episodio, Rules, riprende il viaggio dei fratelli Diaz ma attenzione, ci sono delle regole da seguire.

Un viaggio chiamato casa

Sean e Daniel appaiono all’inizio di questo capitolo diversi da come li abbiamo lasciati al termine di Roads. I due si mostrano, un po’ sorprendentemente, a loro agio con la loro nuova condizione di fuggiaschi e non solo. Il più piccolo dei due, grazie all’attenta supervisione e guida del fratello maggiore, riesce ora a padroneggiare con una maggiore sicurezza il potere di cui è dotato mentre il compito di Sean è uno e uno soltanto: ricordare che esistono delle regole e che queste vanno assolutamente rispettate. Per certi aspetti è curioso che sia proprio lui a indossare le vesti della persona severa e rigida (le vostre scelte potrebbero cambiare le cose naturalmente) ma come abbiamo riportato nella recensione del primo episodio, questa è la naturale conseguenza di quanto successo all’esordio di Life is Strange 2.

Una volta recuperata la confidenza con le meccaniche e le dinamiche con il titolo di Dontnod, ecco che Rules inizia a camminare con le proprie gambe, come se volesse aspettarci volontariamente. Rispetto al primo episodio, in questo caso serve una maggior quantità di tempo per ritrovarsi pienamente al centro delle vicende anche se, parere assolutamente personale, il secondo capitolo di Life is Strange 2 non riesce a essere, in termini di contenuti, così esplosivo come il suo predecessore. Il tutto infatti sembra svolgere una posizione interlocutoria nel complesso della storia, gettando le basi di quello che avverrà nei prossimi mesi. Detto questo, Rules ha certamente qualcosa di unico e che per certi aspetti può segnare il futuro della serie.

Guarda chi si rivedere

Vi ricordate Chris? Ricordate Captain Spirit? Nel caso abbiate giocato a Le Fantastiche Avventure di Captain Spirit, ora avrete modo di incontrare nuovamente quei personaggi e quelle ambientazioni saggiate durante la demo rilasciata questa estate. Poter giocare un titolo e poterne sperimentare le conseguenze in un secondo videogioco è qualcosa di unico e che apre scenari molto interessanti. Essendo i giochi di Life is Strange ambientati nello stesso universo, cosa vieta a Dontnod di recuperare i dati salvati del primo capitolo per ripotare sullo schermo, in qualche modo, il personaggio di Max? In attesa di capire se, come e quando questo scenario possa mai prendere vita, torniamo per un istante a Rules e al secondo episodio di Life is Strange 2, analizzando più da vicino le caratteristiche.

Questo capitolo, come già menzionato poco sopra, è un passaggio interlocutorio e si caratterizza di pregi e difetti che, complessivamente, non portano il prodotto a vette altissime. Se a livello di contenuti il lavoro di Dontnod è difficilmente attaccabile, il discorso cambia quando ci spostiamo sul lato tecnico. Pesanti glitch e imperfezioni infatti hanno rovinato l’esperienza di gioco in alcuni momenti con un profondo rammarico  da parte del sottoscritto. Vedere Daniel senza pupille o bloccato nel nulla sono solo un paio di esempi, catturati qua e là, che testimoniano di una latente ma costante imperfezione. Rules mi ha portato infine a una riflessione finale: a differenza di quanto visto con Max, questa volta non avremo l’uso “diretto” del potere di Daniel (sarà così per tutto il gioco?) e le azioni cruciali, in termine di gameplay, si ridurranno alla scelta tra due opzioni, tra A e B, senza ulteriori grandi azioni. Accanto quindi alla routine, Life is Strange 2 sembra volerci portare a essere maggiormente spettatori che attori ma solo i restanti episodi potranno confermare o meno quella che per ora è una costante (e un pizzico preoccupante) sensazione.


Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 6012 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
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