Earthborne Rangers

Uno sguardo approfondito sul lavoro di Earthborne Games

Earthborne Rangers

È passato circa un anno dal lancio della campagna Kickstarter di Earthborne Rangers, il nuovo gioco da tavolo ecosostenibile di Earthborne Games. Mentre vi invitiamo a recuperare la nostra intervista esclusiva, vi ricordiamo che di recente è stata aperta la prevendita, con una caratteristica assolutamente non banale, in collaborazione con Treedom, realtà italiana che pianta alberi in tutto il mondo (iniziativa ora terminata).
Nei suoi 12 anni di attività, Treedom ha piantato oltre 3 milioni alberi tra Africa, America latina, Asia e Italia. La compagnia opera nella massima trasparenza e si attiene agli standard etici più stringenti: tutti gli alberi provengono da agricoltura locale e portano benefici misurabili, sia economici che sociali e ambientali.

In occasione del lancio di Earthborne Rangers sono stati piantati ben 100 alberi e, grazie al sostegno della community, sono stati donati altrettanti alberi a ciascuno dei primi 100 partecipanti alla prevendita.

Earthborne Rangers – Cos’è

Earthborne Rangers è un gioco da tavolo di carte cooperativo personalizzabile da 1 a 4 giocatori, sul modello di classici immortali come Arkham Horror: il Gioco di Carte, ma che aspira a superare ogni altro titolo non solo grazie alla giocabilità e alla tematica innovative, ma anche grazie agli impegni ambientali e sociali di cui i creatori si sono fatti carico. La produzione del gioco ha superato i 450.000$, con quasi 5000 sostenitori in tutto il mondo solamente su Kickstarter.
Earthborne Rangers è anche il primo progetto di localizzazione di Fantàsia Edizioni.

Ciascun giocatore assume il ruolo di un Ranger della Valle, un esperto esploratore da poco ammesso tra le file di un corpo d’elité che si occupa di pacificare e studiare il territorio circostante. I Ranger non sono però militari, guerrieri o mercenari, ma qualcosa di più simile ad un Corpo Forestale: individui eccezionali, dotati delle competenze necessarie a coesistere con la natura e scoprirne i segreti, e al contempo difendere chi queste competenze non ha. Ecco perché i Ranger di Earthborne sono al contempo poliziotti e squadra di soccorso, boy scout e avanguardia.
Il gioco inizia dando vita a questi Ranger. Lo si può fare costruendo un mazzo che nel corso dell’avventura si arricchirà di nuove carte, come da buona tradizione LCG. Questo mazzo, che già all’inizio è composto di carte distintive, è assolutamente personale: ciascun Ranger non è mai identico agli altri, e il suo contributo al gruppo sarà unico. A differenza di giochi come Arkham Horror: il Gioco di Carte, dove ciascun personaggio è ancorato a statistiche e poteri predefiniti, qui la personalizzazione è maggiore. Addirittura i punteggi di caratteristica vengono scelti dal giocatore, cosa abbastanza inedita nel genere.

Il Mazzo Ranger è a sua volta composto da una serie di 30 carte (ciascuna in doppia copia) tra equipaggiamento, abilità e memorie. Preparato il mazzo, ci si può gettare immediatamente nell’avventura.

La Campagna di Earthborne Rangers offre un’esperienza Open-World inedita in un LCG. Sebbene il gioco abbia comunque una sua trama principale, i giocatori sono liberi di affrontare le sfide proposte dal mondo nel modo che preferiscono, viaggiando liberamente… ma senza dimenticare che ogni scelta ha una sua conseguenza, anche permanente e devastante.
Ciascuna sessione di gioco rappresenta un giorno nella Valle e prosegue direttamente da quella precedente fino a che i giocatori non lo desiderano (o finché sono costretti a riposare a causa della fatica o delle ferite). Nel loro vagare continuo, i Ranger possono interagire con la Valle e le sue creature, sfruttando le proprie abilità e le azioni disponibili (tra quelle universali, quelle sulle proprie carte, o quelle trovate in giro per il mondo) per cercare di raggiungere gli obiettivi. Questo peraltro comporta la lettura di estratti dal Libro della Campagna: frammenti narrativi che permettono ai giocatori di fare scelte ed immergersi nell’ambientazione, e che rivelano man mano parti di mondo vitali e dinamiche.

Ogni azione comporta una reazione, e clima, piante e animali sono sempre vitali e – talvolta – pericolosi. Nello specifico: per risolvere una prova di qualsiasi genere, si estrae una carta da un mazzo apposito. Questa carta non solo modifica l’esito della prova, ma attiva effetti delle carte in gioco.

Questo significa che ogni azione deve essere ben ponderata perché potrebbe avere conseguenze terribili: nessuno ha detto che fare il Ranger fosse facile, e prendere le cose sotto gamba potrebbe fare male. O almeno affaticare.
Proprio la Fatica rappresenta una dinamica interessante, unica a questo Earthborne Rangers: subire fatica significa scartare un certo numero di carte dalla cima del mazzo… ma non nel modo consueto. Le carte sono riposte coperte in una pila separata, e i giocatori potranno tentare di ripescarle attraverso prove e gesta particolari. Semplice, ma decisamente interessante: all’atto pratico, la meccanica della Fatica crea allo stesso tempo un timer e un’opportunità. Da una parte non ci si può permettere di affaticarsi troppo (quando il mazzo è esaurito, la sessione termina automaticamente), ma dall’altra le carte nella pila della Fatica sono una risorsa a sé stante, di cui si deve tenere conto.

Molto interessante anche la dinamica del movimento: a differenza di altri LCG più statici (come Marvel Champions) o limitati a poche aree (come Arkham Horror: il Gioco di Carte), questo titolo lascia sempre l’intera Ambientazione a disposizione dei giocatori. Questi possono spostarsi liberamente da un luogo all’altro, e non sono limitati da muri invisibili o immotivate deviazioni. Peraltro, ogni luogo prevede incontri diversi e anche la via scelta per spostarsi non è irrilevante: attraversare una foresta non è la stessa cosa che imboccare un passo montano, e le sfide da affrontare cambiano di conseguenza.

Una nota di fondo per gli amanti delle avventure in solitario: Andrew Navaro non vi ha dimenticato. Earthborne Rangers non è stato semplicemente “adattato”, ma è stato creato con l’interno di essere completabile e godibile anche dai lupi solitari!

Earthborne Rangers e il pianeta

Il futuro della Terra non è come ce l’aspettavamo, perché questa volta il futuro è ottimista.

Anche nel mondo di Earthborne Rangers qualcosa di terribile stava per accadere: il pianeta era sull’orlo della catastrofe, ma l’Umanità ha dimostrato di saper scegliere la cosa giusta. Guidati da un gruppo di scienziati illuminati, decidono di restituire alla Natura il suo primato. L’Umanità costruisce rocche immense ed auto-sufficienti, arcologie forgiate in una tecnologia disperata e consapevole, e dissemina nel mondo grandi costrutti biologici per ricucire ferite vecchie di secoli. I figli di questa nuova Umanità s’esiliano, lasciandosi alle spalle conflitti e degrado. Millenni dopo, quando le loro città-eremo iniziano a riaprirsi, trovano di fronte a loro un mondo nuovo e ringiovanito. È qui, in questo mondo selvaggio e indomabile, che i giocatori assumono le vesti dei Ranger: l’avanguardia di questa terra incognita.

Con una premessa così squisitamente fantascientifica non potevamo restare indifferenti. Earthborne Rangers è un progetto dalla narrativa Sci-Fi Solarpunk, dove la Terra è una grande Foresta, un insieme di biotopi ringiovaniti e rigogliosi, dove l’Essere Umano ritorna con occhi sognanti. Tutt’altra cosa, rispetto al mondo che aveva piegato spietatamente sotto il suo tallone.
Questo mondo naturale, tuttavia, è profondamente annidato nella tecnologia: molte delle sue creature sono state bioingegnerizzate per rovesciare il processo di inquinamento e di rovina ambientale, mentre progetti generazionali hanno ridisegnato il volto del pianeta. Flora e fauna ne escono di nuovo forti, diverse e sorprendenti… nella Valle incontrerete sì qualche scoiattolo o pianta familiare, ma anche e soprattutto creature inaspettate e spesso bizzarre.

Il luogo dove vi muoverete è un territorio che si estende in quelli che una volta erano gli Stati Uniti centrali. In effetti, si tratta di zone abbastanza brulle, nella nostra realtà… ma che hanno potuto rinascere con l’intervento della Natura di Earthborne Rangers. La Valle non è però solamente uno sfondo anonimo, un pretesto o una tematica fine a sé stessa: è un Open-World liberamente esplorabile, con decine di luoghi interessanti, altamente diversificati e pieno di incontri sorprendenti. Una parte essenziale dell’esperienza di gioco, che immerge il giocatore ad ogni partita.

Il gioco è tra i più innovativi della sua categoria, a partire proprio dalla premessa che sta dietro a tutta la produzione di Earthborne Rangers: figuratevi un gioco il cui messaggio – un messaggio ecologico ed ambientalista – si riflette nelle sue sue modalità produttive. Dove cioè la morale alla base delle sue storie di equilibrio tra Natura ed homo sapiens non viene ferocemente tradita dalle logiche abbruttite e grigie del mercato. Come ha spiegato lo stesso Andrew Navaro, l’intento di questo progetto è anche dimostrativo: far vedere, cioè, che creare un gioco che sia allo stesso tempo bello e impegnato, sostenibile e di successo, è possibile e auspicabile per un futuro migliore per l’industria e il mondo in cui viviamo.

La produzione fa quindi del termine eco-friendly una bandiera e una missione. Soprattutto perché prevederà materiali ecosostenibili e meccanismi di realizzazione trasparenti e il meno impattanti possibile, dall’inizio alla fine. Lo scopo è fare in modo che questo titolo pesi il meno possibile sul nostro mondo e (perché no?) apra la strada a una rivoluzione del settore, invogliando altre aziende a seguirne le orme.


Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5389 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
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Fondatore e ideatore di NerdGames.it
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